La coloratissima biblioteca dei pigmenti naturali ad Harvard (FOTO)

Ad Harvard possiamo ammirare una coloratissima biblioteca che conserva decine di pigmenti naturali molto antichi, alcuni con oltre un secolo di storia alle spalle. I pigmenti sono conservati presso l’Harvard Art Museums’ Straus Center for Conservation and Technical Studies.

Ad Harvard possiamo ammirare una coloratissima biblioteca che conserva decine di pigmenti naturali molto antichi, alcuni con oltre un secolo di storia alle spalle. I pigmenti si trovano presso l’Harvard Art Museums’ Straus Center for Conservation and Technical Studies.

La biblioteca dei pigmenti conserva le materie prime naturali che venivano utilizzate per creare le tinture prima che le colorazioni sintetiche venissero inventate e diventassero disponibili su larga scala.

La collezione fu curata da Edward W. Forbes tra il 1910 e il 1944 quando rivestiva il ruolo di direttore del Fogg Art Muesum. Il suo interesse per i pigmenti naturali ebbe inizio da un viaggio in Italia dove nel 1899 acquistò un quadro del 14esimo secolo.

Il dipinto andò ad arricchire la sua collezione di quadri italiani, ma Forbes in breve tempo si accorse che l’opera si stava deteriorando rapidamente. Ecco allora che volle comprendere quali fossero i processi utilizzati dai pittori del passato per creare i colori.

La nuova passione lo portò a creare una vera e propria collezione di materiali legati all’arte e al restauro. Entro la fine degli anni Venti Forbes aveva già raccolto un’ampia serie di pigmenti acquistati durante i suoi viaggi in Europa, Afghanistan e in India. Alcuni dei pigmenti inclusi nella collezione provengono dagli scavi di Pompei, altri sono a base di lapislazzuli, una pietra che in passato veniva considerata molto più preziosa dell’oro.

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Forbes fondò il Center for Conservation and Technical Studies nel 1928 e in quel momento aveva già a disposizione una collezione di oltre 1000 pigmenti naturali. Ora la raccolta ne comprende oltre 2500 ed è possibile ammirarne una parte presso l’Harvard Art Museum. I pigmenti derivano soprattutto da sostanze di origine minerale e vegetale. Non ci resta che rimanere incantati dalle fotografie con i loro fantastici colori.

Marta Albè

Fonte foto: Harvard Gazette

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