Capelli sani: i fattori esterni che aumentano la fragilità e la caduta dei capelli

Vari fattori possono contribuire a peggiorare la salute dei capelli, rendendo persino inefficaci le eventuali strategie anticalvizie. Come evidenzia Fabrizio Fantini, docente del corso di Alta formazione in Tricologia della Libera Università Cattaneo LIUC di Castellanza (VA) e autore di Capelli sani (Edizioni Il Punto d'Incontro, 2014), tra questi vi sono alcuni fattori esterni che giocano un ruolo importante.

Vari fattori possono contribuire a peggiorare la salute dei capelli, rendendo persino inefficaci le eventuali strategie anticalvizie. Come evidenzia Fabrizio Fantini, docente del corso di Alta formazione in Tricologia della Libera Università Cattaneo LIUC di Castellanza (VA) e autore di Capelli sani (Edizioni Il Punto d’Incontro, 2014), tra questi vi sono alcuni fattori esterni che giocano un ruolo importante.

Sono l’esposizione indiscriminata alle lampade abbronzanti e al sole nelle ore più calde, lo smog e l’uso eccessivo di strumenti e prodotti per l’acconciatura.

Sole e lampade abbronzanti

Il sole e l’esposizione indiscriminata alle lampade abbronzanti – afferma il dottor Fantini – possono essere dannosi per la salute del capello, alterarne il ciclo di crescita e influenzare negativamente il corso della calvizie comune (alopecia androgenetica). Il calore e i raggi ultravioletti sottraggono la naturale umidità del capello. Si verifica inoltre una perdita parziale del film idrolipidico di protezione. La cuticola (la parte più esterna che protegge il capello) diventa così più vulnerabile e porosa. Nei soggetti con alopecia androgenetica il sole provoca un’elastosi cutanea, con danni ossidativi e microinfiammazioni a livello follicolare.

Smog

Lo smog e i gas di scarico contribuiscono a compromettere lo stato di salute, aumentando i radicali liberi anche a livello del follicolo pilifero. Possono quindi danneggiare i capelli, rendendoli secchi e più fragili. Spesso i capelli funzionano un po’ come un filtro assorbente ed è facile che trattengano polveri e particelle di smog. Gli agenti inquinanti in genere vi si accumulano sopra, togliendo lucentezza alla chioma; è per questo che l’ambiente cittadino ci costringe in genere a lavare i capelli con più frequenza. In montagna o dove l’aria è più pura e priva di smog, l’aspetto generale dei capelli migliora rapidamente, poiché non si ha accumulo di polvere e smog.

Danni termici, meccanici e chimici

Spesso si trascura il danno che può provocare l’utilizzo inadeguato dell’asciugacapelli, come pure delle piastre per arricciare o stirare i capelli. L’uso ripetuto del casco da parrucchiere e il caldo eccessivo possono provocare danni allo strato esterno del capello e a volte rotture trasversali o longitudinali. A causa della maggior vulnerabilità della cuticola, il capello diventa così più sensibile all’elettricità e all’umidità.

Spazzolare i capelli è utile per rimuovere lo sporco e le cellule morte, ma secondo il dottor Fantini non certo cento volte al giorno, come si dice comunemente. Anzi, spazzolare troppo spesso può alterare la struttura cuticolare, soprattutto quando i capelli sono bagnati, perché più facilmente danneggiabili.

Attenzione anche all’utilizzo di bigodini caldi, soprattutto sui capelli umidi. Bisogna inoltre fare in modo di non avvolgere i capelli con una trazione troppo intensa. Il calore eccessivo e il trauma meccanico sono nemici dei capelli.

Alcune acconciature, come le “code di cavallo” troppo strette, rischiano di causare un‘alopecia traumatica con danno del fusto. Anche i fermagli troppo stretti possono creare danni al fusto, con microemorragie nelle zone più profonde e delicate del follicolo pilifero.

Infine, le tinture e le permanenti non eseguite correttamente possono danneggiare la struttura del capello, provocando a volte fotosensibilizzazione e dermatiti da contatto.

Capelli sani copertina

Per maggiori info e per i rimedi efficaci contro la fragilità e la caduta dei capelli si rimanda al libro Capelli Sani

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