Rolling Stones a Roma: la grande bellezza rock o la distruzione del Circo Massimo?

Il Circo Massimo di Roma sarà per una indimenticabile notte la cattedrale della musica rock. Il 22 giugno, nell'area archeologica incastrata tra i colli Aventino e Palatino, si daranno appuntamento circa 65mila fan scatenati per assistere al concerto di una delle più grandi leggende viventi del Rock'n'Roll, i Rolling Stones.

Il Circo Massimo di Roma sarà per una indimenticabile notte la cattedrale della musica rock. Il 22 giugno, nell’area archeologica incastrata tra i colli Aventino e Palatino, si daranno appuntamento circa 65mila fan scatenati per assistere al concerto di una delle più grandi leggende viventi del Rock’n’Roll, i Rolling Stones.

Ad annunciare personalmente l’evento, presentato ufficialmente in una conferenza stampa anche da un soddisfattissimo Ignazio Marino, sindaco di Roma, è stato lo stesso Mick Jagger, che mancava da Roma dallo storico concerto all’Olimpico di 7 anni fa. E ha scelto di farlo utilizzando un tweet in italiano:

Non vedo l’ora che il tour arrivi in Europa. È un bellissimo periodo dell’anno per suonare. Ci vediamo li ! #STONESONFIRE #StonesItalia

— Mick Jagger (@MickJagger) 15 Marzo 2014

Nella Capitale, però, mentre la febbre Stones impazza, monta anche la polemica per i possibili danneggiamenti e atti vandalici che potrebbero verificarsi ai danni di uno dei patrimoni storico-artistici più importanti di Italia e del mondo.

A lanciare l’allarme è stata la Soprintendenza, che ha chiesto di predisporre un piano di sicurezza straordinario, con un impiego massiccio di forze dell’ordine sia verso il Palatino che verso i resti archeologici del Circo Massimo (lato Fao). L’obiettivo sarebbe quello di contrastare sul nascere ogni forma di azione lesiva per i luoghi archeologici. Nel mirino anche l’ingombrante palco, largo 40 metri e lungo 20, e tutte le sue attrezzature, con 37 gazebo, 4 torri di 16 metri, container e attrezzature igieniche.

Marino ribatte assicurando la massima attenzione, ma anche sottolineando la portata economico-turistico per la città di un evento così importante:

“Alle preoccupazioni per l’area monumentale del Circo Massimo rispondo che durante questa amministrazione lo abbiamo usato solo una volta, a Capodanno, quando c’erano 100mila persone e non c’è stato nessun danno. Quando si organizzano eventi di questo tipo ci deve essere attenzione anche agli aspetti logistici. Noi stiamo lavorando innanzitutto per avere lo stesso sistema di sicurezza e viabilità che abbiamo messo in atto la sera di Capodanno. Allora, tra Circo Massimo e via dei Fori Imperiali, abbiamo avuto circa 200/300 mila persone e non ci sono stati incidenti. Allo stesso tempo, alla fine del concerto, garantiremo l’apertura della metro per avere una viabilità alleggerita”.

Anche Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, esponenti di Green Italia, concordano sul fatto che l’immagine del Circo Massimo, inondato dalle note dei Rolling Stones, il gruppo rock per antonomasia, sia un’occasione da non perdere.

“Chi vi si oppone a prescindere non vuole il bene di Roma, ma vuole che la città si chiuda al mondo. Dice giustamente il sindaco Marino – continuano gli esponenti di Green italia – che la grande bellezza è rock, ovvero fruire di uno spettacolo di altissimo livello in un contesto di storia e interesse archeologico che non ha eguali nel mondo. Chi dice invece no al concerto, prefigurando danni irreparabili in nome dello sfruttamento commerciale, vuole una città abbandonata al declino. L’allestimento della zona dovrà essere ovviamente fatto seguendo con estremo rigore le prescrizioni per salvaguardare il patrimonio, e nulla dovrà essere lasciato al caso”.

Del resto, oltre all’ultimo Capodanno con Niccolò Fabi e Daniele Silvestri, il Circo Massimo è stato teatro negli ultimi anni di esibizioni delle Forze armate, con tanto di carri armati, di uno spettacolo dei Genesis, di un memorabile concerto di Sting e, ovviamente, dei festeggiamenti per lo scudetto della Roma nel 2001.

Il dato di fatto, intanto, è che i biglietti per il concerto, con un prezzo non proprio “popolare”, saranno in prevendita a partire dal 21 marzo sul sito Ticketone.it.

Roberta Ragni

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