Trekking urbano: a spasso per le citta’ nella Giornata Nazionale del turismo slow

Trekking urbano. Camminare per le strade antiche delle nostre città, apprezzare le vestigia del passato, i monumenti che ci circondano, gli scorci dei nostri territori e tornare in forma in modo sano e naturale: è con questo spirito che sabato 27 ottobre torna il tradizionale appuntamento della Giornata Nazionale dedicata trekking urbano, dal titolo "Storie comuni di uomini e donne non comuni".

Trekking urbano. Camminare per le strade antiche delle nostre città, apprezzare le vestigia del passato, i monumenti che ci circondano, gli scorci dei nostri territori e tornare in forma in modo sano e naturale: è con questo spirito che sabato 27 ottobre torna il tradizionale appuntamento della Giornata Nazionale dedicata trekking urbano, dal titolo “Storie comuni di uomini e donne non comuni”.

E proprio nella stessa giornata dedicata al turismo slow e a impatto zero si celebra con lo stesso spirito anche l’iniziativa del WWF, dal titolo: “Biodiversamente, il Festival dell’Ecoscienza”, un week-end di eventi dedicati soprattutto alle Alpi e all’acqua.

Al progetto hanno aderito più di trenta città italiane, che hanno identificato e studiato dei percorsi tematici, adatti a grandi, piccoli e anziani, esperti e principianti, dove si potrà passeggiare tra i monumenti storici, apprezzare le bellezze del paesaggio e – grazie al supporto del WWF – sarà possibile scoprire il valore della biodiversità e della ricerca “made in Italy” in musei scientifici, orti botanici e aree naturali di tutta Italia che saranno aperte gratuitamente per l’occasione.

E c’è di più: il 27 e 28 ottobre saranno aperti gratuitamente oltre 100 musei scientifici, ma anche gli science center, orti botanici, acquari, parchi naturali e Oasi WWF con centinaia di iniziative speciali in tutta Italia.

Le città che quest’anno hanno aderito alle due iniziative sono Amelia, Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Cagliari, Chieti, Cosenza, Fermo, Foggia, Forlì, Mantova, Massa, Napoli, Oristano, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Pistoia, Rieti, Roma, Salerno, Spoleto, Tempio Pausania, Trento, Treviso, Urbino e Venezia.

Per scegliere e studiare i percorsi e le iniziative di ogni città basta andare sul sito: www.trekkingurbano.info, dove è possibile scaricare tutti gli itinerari delle realtà italiane che hanno partecipato all’iniziativa dal 2004 ad oggi.

trekking-urbano-2012

Sul portale è possibile consultare le esperienze e i commenti di chi ha già partecipato attivamente, le fotografie delle scorse edizioni e condividere la propria esperienza nell’apposita sezione “Raccontaci il Trekking”.

Tra le novità di quest’anno la rubrica “Testimonial”, che raccoglie i contributi video di sportivi, amministratori, personaggi famosi di tutta Italia che hanno partecipato alle passate edizioni del trekking e hanno deciso di raccontarne un dettaglio curioso, un aneddoto o l’emozione più intensa.

Ma perché fa tanto bene il trekking urbano?

Perché permette di fare uno sforzo ridotto, ma regolare e consente di bruciare da un minimo di 450 kilocalorie (ad esempio nelle passeggiate di un’ora) a un massimo di 1.800 kilocalorie (percorso di quattro ore) per ogni percorso.

Ma il trekking urbano è anche cultura, partecipazione, condivisione e relax, un’occasione per conoscere meglio il territorio in cui viviamo e apprezzare finalmente ciò che solitamente guardiamo in modo distratto in una nuova formula, che consente di allenare il nostro fisico, tonificare i muscoli e tenere lontane alcune malattie sempre più diffuse, come ipertensione e osteoporosi, ma anche ansia e depressione.

Nato a Siena nel 2002, il trekking urbano si è diffuso rapidamente prima in molte città della Toscana e dell’Umbria e poi in molte altre realtà d’Italia: oggi coinvolge più di 4.000 persone in ogni centro storico.

Verdiana Amorosi

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