Peregrinando: un nuovo modello di turismo per l’Oltrepò Pavese

l progetto Peregrinando che prevede la creazione di percorsi per permettere ai turisti di peregrinare per l'Oltrepò, di camminare seguendo i sentieri e le antiche mulattiere e di guardare la Pianura Padana

Arrestare il degrado del territorio, riscoprire piccoli tesori architettonici e naturalistici, valorizzare un turismo lento e sostenibile, sviluppare un indotto di lavoro su un territorio a rischio di spopolazione.

Con questi propositi Sabato 4 aprile a Stradella (PV) è stato presentato il progetto “Peregrinando” che prevede la creazione di percorsi per permettere ai turisti di “peregrinare” per l’Oltrepò, di camminare seguendo i sentieri e le antiche mulattiere e di riscoprire così il piacere di guardare la Pianura Padana dalle colline di Zenevredo, di ammirare gli affreschi dell’Eremo di Sant’Alberto di Butrio, dove hanno soggiornato il Barbarossa e Dante Alighieri, e di fermarsi a riposare tra le colline, dopo una cena e un buon vino, senza fretta.

Promosso dall’associazione Pro-Geo “Peregrinando” ruoterà attorno ad un portale web che servirà ai turisti per poter scegliere il percorso, tra i molti proposti, più adatto a loro, in base a durata, difficoltà e mezzo di percorrenza, a piedi o in bicicletta; questa potrà essere prenotata on-line e noleggiata direttamente alla stazione ferroviaria all’arrivo. Inoltre il portale vuole essere un punto di raccordo di tutte le offerte turistiche ed enogastronomiche proposte sul territorio, grazie all’interazione con le strutture già presenti – agriturismi, enoteche, ristoranti – e alla collaborazione delle associazioni e gli enti locali, potrebbe portare risorse, lavoro, occasioni di aggregazione ed eventi culturali. Uno strumento quindi di integrazione e valorizzazione di un territorio molto bello ma che negli ultimi 50 anni ha visto dimezzarsi la popolazione, in gran parte a causa della fuga delle generazioni più giovani che si spostano in cerca di lavoro.

Come punti di snodo di questi percorsi della durata di alcuni giorni, è prevista l’attivazione di una rete di punti di sosta ed alloggio proprio per incentivare un tipo di turismo più consapevole della veloce scampagnata del fine settimana.

Le principali strutture di accoglienza per i pernottamenti saranno le case canoniche di alcuni paesi, da cui nasce – con un tocco di humour – il nome del progetto. Le case canoniche, costruzioni sette-ottocentesce portatrici di indubbi valori artistici e storici – spiega l’Arch. Paolo Savio della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio – sono state scelte anche perché sorgono già in alcuni dei punti più belli del territorio e sono collocate in posizioni strategiche, naturali snodi della viabilità locale. Ristrutturate e riqualificate come Bed and Breakfast, le canoniche permetteranno ai turisti di pernottare nei piccoli paesi dell’Oltrepò a prezzi contenuti, visto che le strutture di accoglienza saranno gestite dai volontari delle parrocchie.

Già molte le costruzioni individuate in piena collaborazione della Curia Vescovile di Tortona, proprietaria delle canoniche. Per alcune di esse, ancora in ottime condizioni, basteranno dei piccoli interventi, mentre per altre canoniche che versano in condizioni peggiori, saranno necessari interventi più impegnativi. Tutte le ristrutturazioni saranno effettuate – assicura Alessandro Cini, vice-Presidente di PRO-GEO ed esperto in conservazione architettonica – utilizzando tecniche eco-sostenibili, fonti energetiche alternative e una particolare cura nel rispetto dei vincoli paesaggistici.

Per i finanziamenti necessari alla realizzazione del progetto, un’importante promessa d’impegno è giunta da parte di Renata Crotti, Assessore al turismo della provincia di Pavia, per inserire “Peregrinando” nel sistema di progetti della provincia, in modo da facilitare l’attivazione degli stanziamenti economici necessari.

Un importante placet a questo ambizioso progetto è giunto, infine, dal Prof. Paolo Ferloni, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi e di Ricerche per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Pavia, da anni impegnato nella riqualificazione e lo sviluppo del territorio dell’Oltrepò Pavese.

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