Fioritura di Castelluccio off limits per le auto nei weekend, chiusi gli accessi da Castel Sant’Angelo e Arquata

Approvato il piano in difesa della fioritura di Castelluccio, per poter ammirare questo splendido fenomeno senza l’inquinamento delle auto

Approvato (solo parzialmente) il piano in difesa della fioritura di Castelluccio, che permetterà ai turisti di ammirare questo splendido fenomeno naturale senza l’inquinamento e lo smog provocato dalle automobili: le autorità marchigiane infatti hanno ritirato il loro impegno. Blocco totale degli accessi da Castel Sant’Angelo sul Nera, Arquata e Montegallo per la fioritura di Castelluccio.

In una lettera aperta al Ministro della Transizione Energetica, ai Presidenti della Regione Umbria e Marche, al Presidente dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ai Sindaci dei Comuni di Norcia, Arquata del Tronto, Castel Sant’Angelo sul Nera, e alle comunità locale di Castelluccio, Legambiente aveva chiesto ‘un’attenzione speciale’ da rivolgersi al paesaggio del Pian Grande, del Vettore e dei Monti Sibillini che potesse coniugare opportunità di crescita economica a livello locale con la salvaguardia di ecosistemi fragili: la fioritura della piana di Castelluccio, infatti, attira ogni anno un turismo selvaggio che mette in serio pericolo i delicati equilibri dell’area naturale.

In quest’ottica, aveva chiesto l’intervento delle autorità locali e nazionali per scongiurate l’arrivo sui Piani di Castelluccio di un numero insostenibile di autovetture e superiore alle capacità di carico di un contesto territoriale così fragile e aveva auspicato una limitazione e regolamentazione degli accessi turistici.

Alla protesta dell’ente per la salvaguardia ambientale, purtroppo, solo alcuni comuni umbri hanno risposto con la chiusura degli accessi al parco e la creazione di parcheggi ad hoc per ospitare le auto dei turisti nei weekend 3-4 luglio e 10-11 luglio e la messa a disposizione di servizi di navetta. Nei giorni infrasettimanali, invece, sarà consentito il traffico da tutti i varchi di accesso all’area, ma non la possibilità di sosta o fermata.

Quella annunciata dal Sindaco di Norcia è una mezza vittoria – commentano Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria e Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche in merito al comunicato stampa. – Avevamo fatto grande affidamento sul Tavolo istituzionale avviato nel novembre scorso con i Prefetti di Perugia, Ascoli e Macerata, le Regioni Umbria e Marche, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le Pro Civ Umbria e Marche, i Presidenti delle tre Province, la Comunanza Agraria di Castelluccio, i Sindaci dei comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Norcia e le Forze dell’Ordine, convinti che questa volta i turisti sarebbero riusciti ad ammirare la fioritura del Pian Grande senza l’invasione delle auto, la puzza dello smog e il rumore dei motori.

Auspichiamo che questo sia un punto di partenza per la sperimentazione di una fruizione meno impattante del Pian Grande e di Castelluccio che il comune di Norcia è determinato a portare avanti, sia da stimolo affinché tutti i soggetti interessati ritornino da subito a definire un progetto di mobilità dolce fatto non solo di divieti ma anche di servizi e informazione corretta e puntuale per una fruizione sostenibile delle risorse naturali e paesaggistiche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini garantendo al tempo stesso una corretta ricaduta economica per le comunità locali.

Fonte: Legambiente Umbria

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