Pafos: mosaici, mare e birra

Pafos è forse la meno nota tra le città di Cipro, ma grazie ai collegamenti low-cost sta diventando sempre più punto di riferimento per chi preferisce vivere una vacanza stanziale

Pafos è forse la meno nota tra le città di Cipro, ma grazie ai collegamenti low-cost sta diventando sempre più punto di riferimento per chi preferisce vivere una vacanza stanziale, in hotel simili a villaggi all inclusive. Ma le escursioni naturalistiche e culturali non mancano, anche restando in città, con delle particolarità che la rendono unica.

La zona archeologica, ad esempio, vi ruberà almeno una mattina alla voglia di sole e mare. A partire dai bellssimi, e ben conservati, mosaici.

La Casa di Dioniso è uno spettacolo. La casa, rinvenuta in eccellente stato, non è in realtà del personaggio mitologico. Il nome gli è stato assegnato dagli archeologi poiché l’ingresso è dominato dal mosaico che lo raffigura, ma in realtà la casa è appartenuta al plenipotenziario romano di stanza a Cipro. Sono custoditi diversi mosaici che raccontano varie storie del Mito, tutti da vedere, tutti su cui soffermarsi ad ammirarne lo stato e le tecniche, a volerne conoscere la rappresentazione. Nello stesso parco archeologico, anche notevole i mosaici delle Case di Teseo e Aion.

Per approfondire i resti archeologici di Pafos, sembra utile una visita al parco delle “Tombe dei Re” (Katos Pafos), tombe scavate nel sottosuolo in realtà non appartenute a re (che non ci sono mai stati a Cipro) ma a nobili greci.

Per visitare il centro città invece, possiamo usufruire di una visita guidata, gratuita, che ogni giovedì alle 10.00 parte dall’Ufficio Informazioni, al numero 3 di Gladstonos Street.

Ma Pafos è anche e soprattutto mare, con i suoi grandi hotel sulla costa (gustosa la passeggiata sul lungomare) già pieni da maggio e fino ad ottobre, con organizzazioni simili a quelli che noi chiamiamo villaggi. Le formule di pernottamento sono però meno stringenti e quindi è possibile anche soggiornare con la semplice colazione. Tutti grandi, tutti con piscine, spa e così via, si differenziano per i servizi offerti (e quindi il prezzo). Il mare è un po’ ostico, nel senso che i primi metri hanno un fondale di rocce che può dar fastidio. Ma l’ostacolo viene superato da pontili che dalla spiaggia entrano dentro il mare per una ventina di metri.

Sono circa 27 le spiagge della zona aperte al pubblico, e di queste 12 sono state riconosciute Bandier Blu. Ne segnaliamo 3 (ma sono altre le potete scoprire da soli):

  • Le spiagge tra Pafos e Capo Drepanon
  • La Agios Georghios Beach, la baia dei Pescatori: é una piccola spiaggia di sabbia.
  • Le spiagge da Capo Drepanon a Lara sono lunghe e di sabbia. Tutta la zona è protetta.

Per chi come noi non si accontenta di queste grandi strutture, ci vengono in aiuto soluzioni interne, quali appartamenti e agriturismi; di questi ultimi nella regione di Pafos se ne contano almeno 28. Da sottolineare che le spiagge di Cipro sono tutte pubbliche. Ciò significa che qualsiasi spiaggia, anche quelle di fronte agli alberghi, ci affitterà a prezzi calmierati lettini e ombrelloni, se ne abbiamo bisogno.

La penisola di Akamas, di cui fa parte Pafos, è uno dei luoghi ideali per l’outdoor. Fauna e flora la fanno da padrone: volpi, capre selvatiche, vari rettili e soprattutto le tartarughe (le Caretta-caretta e quell Verdi) nidificano in zona, da una parte, e 39 delle circa 130 specie endemiche di Cipro sono proprie della penisola.

Suggeriti anche 5 itinerari in bici, da 12 fino a 28 Km. Per maggiori informazioni suggeriamo di contattare l’Ente turismo Cipro in Italia o gli uffici locali. E il Monte Troodos non è lontano…

Pafos è anche notte. Molti locali fuori dagli hotel vi inviteranno a trascorrere una serata nei tanti ristoranti, pub e cocktail-bar, molto frequentati dai turisti del nord Europa; i prezzi, in alcuni casi da 1,50€ per pinta, sono però invitanti per tutti. Vale una prova la birra locale, la Keo.

Mario Notaro

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