Neko caffè: anche Parigi avra’ il suo “bar dei gatti”

Gli amanti dei gatti potranno presto avere un nuovo bistrot da frequentare a Parigi, nel quartiere di Marais. Dopo Vienna, anche la ville Ville Lumière si ispira al modello dei Neko café giapponesi. Una giovane imprenditrice d'oltremanica, tale Margaux Gandelon, starebbe infatti per realizzare un locale ad hoc per coloro che vogliono trascorrere del tempo con i felini sorseggiando caffè.

Gli amanti dei gatti potranno presto avere un nuovo bistrot da frequentare a Parigi, nel quartiere di Marais. Dopo Vienna, anche la ville Ville Lumière si ispira al modello dei Neko café giapponesi. Una giovane imprenditrice d’oltremanica, tale Margaux Gandelon, starebbe infatti per realizzare un locale ad hoc per coloro che vogliono trascorrere del tempo con i felini sorseggiando caffè.

I vantaggi per chi lo frequenterà saranno enormi. Gli esperti di animali concordano sugli enormi benefici che le fusa dei felini possono comportare per l’uomo: alleviamento dello stress, dell’insonnia e dell’ansia, ad esempio. Jean-Yves Gauchet, veterinario di Tolosa che rivendica la paternità francese della “ronron thérapie”, la terapia delle fusa, assicura che il rumore emesso dai felini agisce come una medicina senza effetti collaterali. “Il gatto è come un eterno bambino, che ama le coccole e vuole sempre giocare e, in alcuni casi, colma la carenza affettiva di chi non ha figli”, conclude il medico. E farlo mentre si gusta un caffè in tutto relax è ancora meglio.

Ma non tutti sono entusiasti dell’idea di un caffè che ospita animali e il progetto ha provocato le ire degli attivisti per i diritti degli animali del Paese. “Quello che mi preoccupa di questo approccio è che l’animale sarebbe limitato al ruolo di un orsacchiotto”, dice Christophe Marie, della Fondation Bardot. Ma Gandelon, che ha raccolto oltre 40.000 euro grazie al crowdfounding per dar vita al “bar à chats”, assicura che i gatti saranno trattati bene. “Ci saranno una decina di gatti. Tutti saranno assistiti da un veterinario. Ogni dipendente sarà responsabile di 2-3 gatti” ha detto a Le Figaro, spiegando che i gatti saranno spazzolati e controllati tutti i giorni. I felini, poi, non saranno ammessi nella zona cucina per scongiurare eventuali problemi sanitari. Se stranno bene o meno, bisognerebbe chiederlo a loro…

Roberta Ragni

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