Parigi: il volto green e letterario della Ville Lumiere

Parigi è una città di una tale ricchezza culturale, umana e storico-artistica che sono infiniti i fil rouge che si possono seguire nel visitarla. Ve ne proponiamo due, forse un po' più inediti rispetto, per esempio, alla stranota capitale dell'architettura, dei musei e delle opere d'arte, ma altrettanto capaci di rendere la Ville lumière una meta dal grande fascino: si tratta della Parigi eco friendly e della Paris littéraire sulle orme dei tanti poeti e romanzieri che nei secoli si sono fatti ispirare da questa straordinaria città.

Parigi è una città di una tale ricchezza culturale, umana e storico-artistica che sono infiniti i fil rouge che si possono seguire nel visitarla. Ve ne proponiamo due, forse un po’ più inediti rispetto, per esempio, alla stranota capitale dell’architettura, dei musei e delle opere d’arte, ma altrettanto capaci di rendere la Ville lumière una meta dal grande fascino: si tratta della Parigi eco friendly e della Paris littéraire sulle orme dei tanti poeti e romanzieri che nei secoli si sono fatti ispirare da questa straordinaria città.

Green Paris da scoprire

Negli ultimi anni, soprattutto grazie al progetto Grand Paris con una serie di interventi di riqualificazione urbanistica in chiave green, la capitale francese si sta scoprendo sempre più eco-sostenibile. Fra gli interventi più significativi l’eco-rimodernamento della Défense, il quartiere finanziario su cui troneggia il famoso Grande Arche, dove nel rinnovamento dei vecchi edifici e nella costruzione di quelli nuovi si segue la logica dello sviluppo sostenibile. O ancora la riqualificazione di molte aree dismesse, l’utilizzo, durante il periodo natalizio, di luci a LED per illuminare gli Champs-Élysées e la nuova politica di illuminazione della Tour Eiffel per consentire risparmio energetico.

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In questo scenario generale di interventi a favore dell’ambiente, coloro che si entusiasmano di fronte ai sapienti interventi sostenibili applicati all’urbanistica non possono fare a meno di visitare la Promenade Plantèe, mirabile esempio di recupero e valorizzazione di un tratto ferroviario in disuso che si estende per oltre 4 km dalla Bastille a Bois de Vincennes, o il Museo di Quai Branly, che si fregia di avere uno dei giardini verticali più belli al mondo.

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Girando per il centro di Parigi ci si imbatte nel Jardin des plantes, una meravigliosa oasi verde di ben 28 ettari, vero e proprio baluardo della biodiversità, nella quale si trova il Museo Nazionale di Storia Naturale.

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Altro polmone verde impedibile è il Bois de Boulogne, noto anche per ospitare a giugno il Roland Garros, il più importante torneo di tennis su terra rossa, in assoluto uno dei parchi pubblici più amati e frequentati dai parigini.

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In ottica green non si può inoltre non visitare il grandioso Parc de la Villette, il vecchio mattatoio trasformato all’inizio degli anni ’80 in uno splendido parco culturale urbano di 35 ettari, certamente un esempio di riqualificazione tra i più riusciti al mondo con la creazione di una grande area verde e la costruzione di complessi culturali e sportivi. Fra questi il Museo della Musica (Cité de la Musique,), il Museo della Scienza e della Tecnica (Cité des Sciences et de l’Industrie), il Cinema emisferico (Géode). Davvero un esempio straordinario di rivitalizzazione e reintegrazione nel tessuto urbano cittadino di un’area periferica cui si accede peraltro anche attraverso una pista ciclabile di 30 km. Alla Villette si trovano anche i Giardini Paesaggistici, dove vengono coltivate, su apposite piattaforme sopraelevate, piante provenienti dai quattro angoli del pianeta.

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Svariate le iniziative per una mobilità pubblica sempre più sostenibile, di cui anche come turisti si può usufruire rendendo la propria vacanza parigina ancor più green oriented: Vélib’, letteralmente “bicicletta in libertà”, il collaudatissimo sistema di bike sharing cittadino considerato oggi il miglior sistema di bike sharing del mondo, e Autolib’, il servizio di noleggio a ore di vetture elettriche.

Il fascino della Parigi letteraria

Città dall’eterno fascino, Parigi ha da sempre ispirato fra le più belle pagine della letteratura mondiale, offrendo pertanto la possibilità di seguire, visitandola, le orme di poeti e scrittori di romanzi indimenticabili. Qualche esempio? Lo sapevate che i moschettieri di Alexandre Dumas vivevano nel Quartiere Latino? Athos abitava a rue Férou, Aramis in rue Cassette e Porthos in rue du Vieux Colombier mentre d’Artagnan a rue des Fossoyeurs (che però oggi non esiste più).

Ma fra le vie di Parigi si sono aggirati nei secoli anche colossi quali Voltaire, Émile Zola, Georges Simenon, Honoré de Balzac, Victor Hugo, autore degli indimenticabili Notre-Dame de Paris e I Miserabili (v. box), Ernest Hemingway. Quest’ultimo, per esempio, abitò negli anni Venti in rue Descartes e amava sedere alla Closerie des Lilas (171 Boulevard Montparnasse, www.closeriedeslilas.fr), una brasserie dove trovava ispirazione, oggi anche raffinato ristorante.

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Ma sono molti altri i luoghi, spesso graziosissimi cafè in perfetto stile parigino, in cui si può far sosta per respirare, anche se a distanza di parecchi decenni, le atmosfere di quei tempi: il Cafè le Procope (13 Rue de l’ancienne Comedie, ) per esempio, dove personaggi del calibro di Theodor Fontane, Voltaire, Victor Hugo, Paul Verlaine erano assidui clienti.

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Oggi anche ristorante, venne fondato nel 1686 da un italiano (Francesco Procopio dei Coltelli) ed è il primo caffè di Parigi, secondo molti anche il più antico d’Europa. O ancora, il Cafè de Flore (172 Boulevard St. Germain, ), uno dei locali preferiti da Picasso e Sartre.

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Altro luogo parigino che non si può far a meno di visitare in chiave artistica e letteraria è sicuramente Montmartre.

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E ancora il mercato dell’usato al Parc Brassens, fermata della metro Porte de Vanves, dov’è possibile trovare una grandissima varietà di libri, e la Belleville di Daniel Pennac, il quartiere oggi molto di tendenza nel quale lo scrittore francese ha trovato lo sfondo a molti suoi romanzi e dove peraltro è possibile fare un’incursione anche nella vita e nella musica di Édith Piaf che nacque, il 19 dicembre del 1915, al 72 di rue de Belleville.

La Parigi di Victor Hugo, una delle più rappresentate nel mondo

Uno dei luoghi in assoluto più suggestivi e più citati nelle opere di scrittori e poeti del passato e del presente è senza ombra di dubbio la splendida cattedrale di Notre-Dame, magnificamente esaltata nel suo fascino e nei suoi mille impenetrabili angoli e passaggi segreti da Victor Hugo che nel 1831 pubblicò uno dei suoi romanzi più famosi di sempre: Notre-Dame de Paris.

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È fra le opere letterarie in assoluto più rappresentate nel mondo fra cinema, danza, teatro e musical e per chi vuole cominciare a respirare le atmosfere parigine in vista di un viaggio nella Ville lumière è sicuramente da non perdere il balletto di danza classica Notre-Dame de Paris proposto in questo periodo (è in scena fino al 5 marzo) al Teatro alla Scala di Milano.

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Uno strepitoso allestimento che consente di fare un tuffo nelle cupe atmosfere parigine in cui il genio di Victor Hugo ambientò il suo capolavoro. Spettacolari le scene (di René Allio), come pure la musica (di Maurice Jarre; il direttore è Paul Connelly), le coreografie (di Roland Petit) e i costumi (di Yves Saint-Laurent), ispirati a Mondrian. Stellare il cast con l’alternarsi di artisti internazionali e scaligeri. Spiccano fra tutti: a rotazione nel ruolo di Quasimodo, le étoile della Scala Roberto Bolle e Massimo Murru, Ivan Vasiliev, principal dancer al Teatro Mikhailovskij e all’American Ballet Theatre, e Claudio Coviello, fra le grandi promesse del firmamento della danza mondiale; vestono, invece, a rotazione i panni di Esmeralda le splendide Natalia Osipova, prima ballerina al Teatro Mikhailovskij e all’American Ballet Theatre, Petra Conti, prima ballerina scaligera, LusyMay Di Stefano, diplomata alla scuola di ballo della Scala e al suo primo ruolo protagonista.

Altra opera di Victor Hugo fra le più rappresentate è senza dubbio Les Misérables, in questo periodo sul grande schermo con il film di Tom Hooper che ha fra gli interpreti stelle hollywoodiane quali Amanda Seyfried, Hugh Jackman, Anne Hathaway e Russell Crowe, capaci di far rivivere in maniera molto emozionante le vibranti atmosfere della Parigi ottocentesca.

Vincenzo Petraglia

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