Tulou: le case circolari degli Hakka nate per creare comunita’ autosufficienti

Tulou, case circolari degli Hakka. Guerre e conflitti spesso provocano la distruzione delle case e delle costruzioni architettoniche dei Paesi coinvolti, ma possono anche portare ad una vera e propria rinascita e dare vita a nuove costruzioni che definiscono l’identità culturale dei popoli e dei loro popoli. La popolazione degli Hakka furono coinvolte in scontri armati con le popolazioni locali per l’approvvigionamento delle risorse primarie fin dal 17esimo secolo.

Tulou, le case circolari degli Hakka, a metà tra le corti di una volta e il co-housing. Guerre e conflitti spesso provocano la distruzione delle case e delle costruzioni architettoniche dei Paesi coinvolti, ma possono anche portare ad una vera e propria rinascita e dare vita a nuove costruzioni che definiscono l’identità culturale dei popoli e dei loro luoghi. La popolazione degli Hakka fu coinvolte in scontri armati per l’approvvigionamento delle risorse primarie fin dal 17esimo secolo.

Per porre rimedio alla loro situazione, gli Hakka iniziarono a costruire strutture massicce che permettessero loro non soltanto di allontanare gli intrusi, ma anche di formare comunità autosufficienti, che comprendessero lo spazio per la conservazione degli alimenti, per l’abitazione, per i templi e per il bestiame.

Gli Hakka sono una popolazione cinese dell’etnia Han. Vivono nella Cina meridionale, tra le province di Guangdong, Jiangxi, e Fujian. I loro antenati probabilmente provenivano dalla Cina centrale e, attraverso flussi migratori, si trasferirono nel sud-ovest della Cina, in particolare nella provincia montana di Fujian.

Hanno formato delle comunità e abitazioni speciali note con il nome di Tulou, che si caratterizzano per la presenza di fortezze di forma circolare o quadrata. La strutture di solito avevano un solo ingresso e finestre posizionate verso il suolo. Ogni comunità nel proprio edificio poteva resistere ad un assedio prolungato, poiché le abitazioni erano attrezzate con scorte di cibo e fonti interne di acqua. Inoltre spesso erano presenti sistemi fognari fortificati.

Queste case circolari sono state costruite con mattoni di pietra o più spesso con terra battuta. Hanno muri spessi fino a 6 metri ed hanno un altezza pari a 3 o 4 piani. Alcune strutture hanno una superficie davvero straordinaria, pari a centinaia di metri quadrati, e risultavano in grado di ospitare fino a 80 famiglie.

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I Tulou, che significa “costruzioni di terra”, sono considerate abitazioni contadine collettive e residenze tradizionali tipiche del popolo degli Hakka. Al centro si trovava un cortile di cui le famiglie ususfruivano in comune.

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I Tulou sono delle vere e proprie testimonianze dell’efficienza, dei valori e dei benefici che possono derivare da uno stile di vita basato su abitazioni collettive. Nel 2008 l’Unesco ha dichiarato i Tulou Patrimonio Mondiale dell’Umanità, citando questi speciali edifici come esempi eccezionali di una tradizione che ha permesso di creare abitazioni uniche e funzionali.

Marta Albè

Fonte foto: unesco.org

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