Dominella Trunfio Nella piccola città di Kudoyama in Giappone c’è un edificio molto singolare, il Jison-in. Visto dall’esterno è uguale a un qualsiasi tempio buddista, ma al suo interno le pareti sono ricoperte da gadget che riproducono seni femminili.
Nella piccola città di Kudoyama in Giappone c’è un edificio molto singolare, il Jison-in. Visto dall’esterno è uguale a un qualsiasi tempio buddista, ma al suo interno le pareti sono ricoperte da gadget che riproducono seni femminili.
Cosa abbastanza bizzarra in un luogo dedicato al culto religioso ma qui, ovunque si volga lo sguardo, ci sono immagini di seni realizzati in diverso modo: in plastica, in tessuto con perline colorate e perfino dipinti su tavolette di legno.
Il perché potrebbe essere racchiuso in una leggenda secondo cui Annan, sacerdote capo del tempio buddista di Jison-in, aveva incontrato un medico che stava pregando per una sua paziente che aveva un cancro al seno. In quell’occasione, il medico aveva chiesto se fosse possibile mettere il simbolo di un seno come offerta, sperando in una grazia.
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Da quel momento in poi, il tempio è diventato il luogo in cui madri, mogli, sorelle, figlie vanno a pregare per chiedere gravidanze sicure e buona salute. I gadget raffiguranti il seno, che vedete in queste immagini, si ricevono in cambio di una comune offerta simbolica al tempio.
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