Rivoluzione a Petra! Stop a calessi, botticelle e sfruttamento dei cavalli: nell’antica città i turisti gireranno in auto elettrica

Svolta storica in Giordania: l'uso di carrozze a cavalli a Petra non sarà più consentito e sarà sostituito da golf cart elettrici

Svolta storica in Giordania: l’uso di carrozze a cavalli nell’antica città di Petra non sarà più consentito e sarà sostituito da golf cart elettrici

Stop ai maltrattamenti degli animali! Al posto delle carrozze trainate da cavalli arrivano a Petra, la “città rosa-rossa” storico gioiello della Giordania, una dozzina di veicoli elettrici che verranno impiegati per mostrare il sito soprattutto a disabili e ad anziani, o comunque a chi non volesse camminare lungo il percorso a piedi. Un progetto che ha visto la partecipazione delle associazioni Princess Alia Foundation e di Four Paws.

Insieme con l’ente per il turismo di Petra (PDTRA), è stato così possibile porre fine alle sofferenze degli animali che trainavano carrozze dal peso di diverse centinaia di chili. Le nuove “Club Cars”, che l’ente ha acquisito alla fine del 2019, sono di uso quotidiano e trasportano fino a sei persone alla volta. (Leggi anche: L’incanto di Petra, la perla della Giordania incastonata nella roccia da visitare almeno una volta nella vita)

Petra è un favoloso sito archeologico che si trova a circa 259 km a sud di Amman, nel deserto sudoccidentale della Giordania, risalente al 300 a.C., dove si trovano i resti di quella che fu la capitale del Regno nabateo. Il sito, scoperto nel XIX secolo, è patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1985. 

Dal 2015, Four Paws batte per il benessere  dei cavalli che lavorano nel turismo. 

Siamo molto felici che il PDTRA sia stato in grado di porre fine alle condizioni crudeli per centinaia di cavalli. I carri di metallo trainati dai cavalli sui sentieri di ghiaia, un tempo occupati dall’uomo, pesavano diverse centinaia di chili. Lo sforzo sulle articolazioni era enorme per gli animali. Dal 2015 abbiamo dovuto effettuare circa 1.000 trattamenti sugli animali che si erano feriti alle ginocchia, agli zoccoli o ad altre parti del corpo durante i lavori pesanti. Oltre alla bellezza della famosa Red Rose City, i visitatori possono ora anche godere del contributo che stanno dando al benessere degli animali nel turismo, dicono dall’associazione.

I cavalli restano, ma in modo diverso

Come si legge nella nota di Four Paws, i cavalli continueranno ad accompagnare l’immagine di Petra, ma in modo appropriato alla specie e senza l’estremo sforzo. Ma traporteranno comunque singole persone.

Questo passaggio fa parte di un piano di reingegnerizzazione completo dei servizi turistici compreso il trasporto all’interno del sito Patrimonio dell’Umanità Unesco di Petra, in base al quale verranno introdotti auto e autobus elettrici senza privare la gente del posto della loro fonte di reddito – ha spiegato Suleiman A.D. Farajat, commissario capo dell’Ente del turismo di Petra, sottolineando che gli animali sono spesso l’unica fonte di reddito per i proprietari e quindi il loro sostentamento. Un singolo animale può nutrire fino a sei persone. In totale, i cavalli generano il costo della vita di circa 8.000 persone nella regione intorno a Petra.

Anche la PETA aveva da tempo preso di mira le condizioni degli animali da lavoro di Petra e avava lanciato una campagna affinché i turisti smettessero di cavalcarli. Il lavoro dell’organizzazione a Petra è iniziato nel 2017, quando ha pubblicato un’indagine sul diffuso abuso di 1.300 animali. L’organizzazione ha scoperto che gli animali venivano regolarmente picchiati e frustati mentre percorrevano un percorso di 8 km attraverso il sito cinque o più volte al giorno al caldo con i turisti sulla schiena.

Fonte: Four Paws

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