Alla scoperta di Aruba, One Happy Island, l'isola più felice dei Caraibi. Ecco 7tappe da non perdere!
Indice
Aruba è un’isola dei Caraibi appartenente al Regno dei Paesi Bassi (è una nazione costitutiva, sulla falsa riga del Regno Unito per fare un esempio, che insieme ai Paesi Bassi e gli Stati caraibici di Curaçao e Sint Maarten, forma per l’appunto il Regno dei Paesi Bassi), situata al largo della costa del Venezuela.
Con una superficie di circa 190 chilometri quadrati, l’isola, che ufficialmente si chiama Paese di Aruba, si contraddistingue per un clima arido ed un paesaggio prevalentemente desertico, caratterizzato da vegetazione rada e formazioni rocciose uniche.
Il territorio presenta un’interessante storia geologica, con origini vulcaniche risalenti a circa 95 milioni di anni fa: le formazioni rocciose più significative si trovano nel Parco Nazionale di Arikok, che copre circa un quinto dell’intera isola.
Le popolazioni indigene hanno vissuto ad Aruba fin da circa 4.500 anni fa, inizialmente come cacciatori-raccoglitori nomadi e successivamente come comunità stanziali, per poi mescolarsi con gli Europei (i primi ad arrivare furono gli spagnoli nel 1499, poi gli olandesi nel 1636).
L’economia di Aruba ha attraversato diverse fasi: dall’iniziale attività mineraria incentrata sull’estrazione dell’oro – che ha prodotto poco più di 1300 chili di oro puro – fino all’attuale sviluppo turistico. L’isola ospita alcune specie endemiche di particolare interesse, come il serpente a sonagli Cascabel e la lucertola Cododo, che vivono principalmente nell’area protetta del Parco Nazionale.
Volete saperne di più? Ecco le 7 tappe imperdibili per chiunque voglia visitare l’isola più felice dei Caraibi.
Eagle Beach
Iniziamo dal fiore all’occhiello di Aruba, la spiaggia di Eagle Beach, premiata da Tripadvisor come una delle spiagge più belle del mondo (nel contesto dei Travelers’ Choice Beaches Awards di Tripadvisor si è classificata seconda nel 2023 ed ottava nel 2024, in base alle preferenze espresse dagli utenti della piattaforma).
Eagle Beach è la spiaggia più grande di Aruba, ottimo punto di partenza per i viaggiatori: troverete soffice sabbia bianca, i caratteristici alberi Fofoti (il cui nome scientifico è Conocarpus erectus) e le tartarughe marine, potrete praticare sport acquatici, oppure il beach tennis, e trovare ristoro presso i numerosi hotel della zona.
Arikok National Park
Seconda tappa del nostro tour, il Parco Nazionale di Aruba che copre quasi il 20% della superficie dell’isola, ed è considerato il tesoro nazionale dell’isola (l’intera zona è area protetta).
Tantissime le attrattive che troverete nei 32 km² di superficie del parco: specie animali e vegetali autoctone, siti di rilievo storico culturale contenenti, ad esempio, le antiche incisioni rupestri realizzate dagli indigeni, spettacolari baie (come quelle di Moro, Boca Prins e Dos Playas), paesaggi formati dal passaggio della lava e rocce magmatiche (come la diorite, sia quarzifera che calcarea).
Perfetto per le famiglie, il Parco Nazionale di Aruba ha un costo di entrata irrisorio, destinato alla conservazione del parco.
Quadirikiri Cave
Le Quadirikiri Cave, situate lungo la costa orientale dell’isola di Aruba, offrono uno spettacolo naturale unico nel loro genere. Parte del Parco Nazionale Arikok, le grotte sono accessibili durante gli orari di apertura del parco (8:00 – 16:00) e rappresentano una delle principali attrazioni per i visitatori.
Caratterizzate da imponenti stalattiti, stalagmiti e incisioni rupestri, le grotte si estendono per circa 30 metri e sono illuminate naturalmente grazie ai fori nel soffitto, creando un’atmosfera suggestiva. Per un’esperienza completa, si consiglia di richiedere la guida dei ranger del parco, che possono raccontare curiosità sulla formazione delle grotte e sulla storia dell’isola.
Nelle parti più buie della Quadirikiri Cave vivono colonie di innocui pipistrelli, rendendo la visita un’esplorazione affascinante della fauna locale. Accanto, la vicina Fontein Cave custodisce i disegni degli indiani Arawak, una testimonianza unica della cultura e della storia di Aruba, rendendola una tappa imperdibile per chi vuole scoprire le radici dell’isola.
California Lighthouse
Per i più romantici, il California Lighthouse è una tappa che non può mancare. Edificato tra il 1914 ed il 1916, il Faro, come viene chiamato dai locali, si trova nel punto più a Nord dell’isola, presso la collina di Hudishibana. Possiede un’altezza di 100 metri (parliamo della struttura più alta di Aruba) ed è completamente realizzato con pietra del posto. Deve il nome, e la stessa costruzione, al piroscafo britannico SS California, partito da Liverpool per giungere in America Centrale ed affondato nelle acque antistanti nel 1891, ben prima che il Faro venisse costruito proprio per evitare tragedie simili.
La storia del faro è affascinante: il primo custode fu Jacob Jacobs, proveniente da Curaçao, mentre l’ultimo guardiano fu Federico Fingal, originario di Aruba. Oggi, il ristorante adiacente un tempo ospitava proprio l’abitazione dei guardiani.
Alto Vista Chapel
Proseguiamo il nostro viaggio con la Cappella di Alto Vista, un’antica chiesa cattolica edificata nel 1952 nello stesso punto in cui sorgeva la cappella originale, risalente al 1750 (dobbiamo la costruzione al missionario venezuelano Domingo Silvestre). Potremo trovarla nella parte settentrionale di Aruba, a nord-est della città di Noord, a circa 27 km dalla costa del Venezuela, non lontana dal California Lighthouse.
La chiesa è largamente visitata, sia nazionale che internazionale, ed ogni Venerdi Santo, la popolazione locale compie un pellegrinaggo a piedi che parte da Oranjestad, la capitale, e si conclude presso la cappella di Alto Vista.
San Nicolas e la sua street art
San Nicolas, situata nella parte orientale di Aruba, è un autentico museo a cielo aperto e una delle capitali mondiali della street art. Grazie all’Aruba Art Fair, oltre 80 artisti internazionali hanno trasformato le sue strade in una galleria d’arte vivente, con murales che raccontano storie locali e universali. Ogni angolo della città esplode di colori, creatività e cultura, rendendola una meta imperdibile per gli amanti della street art.
Bushiribana Gold Mill Ruins
Concludiamo il nostro tour con le rovine di una delle tante raffinerie d’oro presenti sull’isola, la Bushiribana Gold Mill Ruins. Come detto in apertura, nel periodo compreso tra il 1400 ed il 1500 Aruba diventa protagonista della caccia all’oro, pertanto le tracce di tale attività sono ancora ben presenti sul territorio. Situata presso la costa settentrionale, la miniera di Bushiribana oggi è abbandonata, dopo un lungo servizio in cui si lavorava l’oro grezzo proveniente dalle miniere circostanti.
Perché Aruba è chiamata “One Happy Island”?
Aruba è conosciuta come “One Happy Island” per il suo clima perfetto tutto l’anno, le sue splendide spiagge di sabbia bianca, e soprattutto per l’accoglienza calorosa e il sorriso dei suoi abitanti. Il soprannome riflette l’atmosfera di serenità e gioia che si respira sull’isola, dove il turismo è al centro della vita locale e ogni visitatore è trattato come un ospite speciale. Inoltre, la stabilità politica e la sicurezza dell’isola contribuiscono a creare un luogo ideale per rilassarsi e godersi una vacanza senza pensieri.
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