La suggestiva Cattedrale di Realmonte scolpita all’interno della miniera di sale

Da dove proviene il sale da cucina che ogni giorno mettiamo nelle nostre tavole? La risposta non può che essere da una delle tante miniere di sale presenti in Italia, ma in contrada Scavuzzo a circa tre chilometri da Realmonte, in provincia di Agrigento in Sicilia, ne esiste una diventata addirittura un’attrazione turistica.

Da dove proviene il sale da cucina che ogni giorno mettiamo nelle nostre tavole? La risposta non può che essere da una delle tante miniere di sale presenti in Italia, ma in contrada Scavuzzo a circa tre chilometri da Realmonte, in provincia di Agrigento in Sicilia, ne esiste una diventata addirittura un’attrazione turistica.

Scavata a 150 metri sotto la superficie e a 30 dal livello del mare, la miniera agrigentina gestita da Italkali è una tra le più importanti fonti d’estrazione di sale presenti nell’isola (assieme a quelle di Pasquasìa e Racalmuto) ed è in grado di produrre circa 500 mila tonnellate di sale ogni anno, giocando un ruolo importante per l’economia locale.
A 75 metri dalla superficie, nelle pareti della miniera vi è il cosiddetto rosone formatosi dall’incrocio del salgemma con altri sali. Il risultato è una serie di cerchi concentrici di colori diversi, una vera e propria spirale naturale che lascia con il fiato sospeso. Si alternano qui, chiazze chiare e scure che risalgono addirittura a 5 milioni di anni fa.

realmonte salt mine 16

realmonte salt mine 22

realmonte salt mine 96

Ma oltre che per la produzione di salgemma e kainite, la miniera è soprattutto conosciuta per il suo tesoro interno, ovvero la presenza della Cattedrale di sale, una chiesa scolpita dai minatori dove ogni anno il 4 dicembre, si festeggia la festa di Santa Barbara, loro protettrice.

realmonte salt mine 72

realmonte salt mine 102

Larga 20 metri, alta 8 e con una lunghezza di circa, la Cattedrale di Sale potrebbe contenere 800 posti a sedere. Vi sono sculture sacre, statue e suppellettili tutti scavati nella roccia, vi è la mensa ricavata da un grosso blocco di sale, vi sono poi gli affreschi tra cui la Sacra Famiglia e Santa Barbara. Di contorno l’ambone ospita la croce e il cero pasquale, all’ingresso invece due acquasantiere scolpite su blocchi unici.
La miniera di sale è visitabile su prenotazione ogni ultimo mercoledì del mese, a numero chiuso e in accordo con l’ Italkali.

Dominella Trunfio

Photo credit

LEGGI anche:

Cattedrale vegetale: nel bergamasco il primo santuario green per celebrare l’arte, la natura e la biodiversità

In Russia la miniera di sale dai colori psichedelici

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook