Sulle orme del lupo: il centro visita di Popoli (FOTO)

Il Centro Visita del lupo è un luogo unico nel suo genere, uno spazio in cui il lupo è assoluto protagonista, non soltanto tutelato in astratto, ma da sempre protetto in maniera attiva e concreta, in cui gli esemplari malati vengono ospitati e curati per poi poter essere reintrodotti nel loro habitat naturale

Il Centro Visita del lupo è un luogo unico nel suo genere, uno spazio in cui il lupo è assoluto protagonista, non soltanto tutelato in astratto, ma da sempre protetto in maniera attiva e concreta, in cui gli esemplari malati vengono ospitati e curati per poi poter essere reintrodotti nel loro habitat naturale.

In questo periodo così travagliato per la vita del lupo, recentemente oggetto di un vergognoso quanto insensato tentativo di introdurne il cosiddetto “abbattimento controllato”, (fortunatamente scongiurato per il momento), fa ancora più piacere segnalare l’esistenza di una struttura simile.

Un luogo imperdibile, in cui il visitatore può non solo conoscere meglio il lupo, scoprendo il suo habitat, imparando il suo linguaggio e la sua storia, ma, soprattutto, vivere l’incomparabile emozione di incontrarlo dal vivo e ammirarlo di persona.

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IL CENTRO VISITA DEL LUPO DI POPOLI

Il Centro visita del Lupo si trova in Abruzzo, nel territorio del Parco nazionale della Majella, alle pendici del massiccio del Morrone, nei pressi dell’abitato di Popoli. Di proprietà del Corpo Forestale dello Stato, è stato istituito all’inizio degli anni ’80 con l’intento di creare una “banca dati” per preservare la specie che all’epoca era a fortissimo rischio di estinzione, essendo rimasti circa un centinaio di esemplari in tutta l’area appenninica.

Sostanzialmente, la banca genetica sarebbe servita per preservare un gruppo di lupi che potessero essere rilasciati in caso di un improvviso crollo della popolazione selvatica. Per fortuna le cose sono andate diversamente, e oggi la struttura ha parzialmente modificato la sua funzione.

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Situato presso l’ex Azienda Pilota di Monte Corvo e attuale Ufficio Territoriale per la Biodiversità, attualmente il Centro visita del Lupo si occupa principalmente di assistere e curare gli esemplari con patologie, con l’obiettivo di reinserirli, ove possibile, nel loro ambiente naturale. In questo modo si tenta di preservare la specie, garantendone la variabilità genetica.

A volte i lupi rimangono presso il centro perché in età troppo avanzata o troppo malati, o perché ormai troppo abituati alla presenza dell’uomo. Inoltre il Centro svolge attività di ricerca sul comportamento e le abitudini di questo splendido animale, e tenta di creare e diffondere una cultura del lupo, che nell’immaginario collettivo possa riscattarlo dall’idea stereotipata di animale cattivo per eccellenza. Infine, organizza visite guidate con finalità divulgative ed esperienziali.

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VISITA GUIDATA AL CENTRO VISITA DEL LUPO DI POPOLI

La visita guidata, condotta e gestita dal personale del Centro di Educazione Ambientale Il bosso, dura complessivamente circa 2 ore e mezza, e si svolge in tre diversi momenti.

Si comincia con il museo, articolato su tre sale con pannelli didattici in cui vengono illustrati aspetti importanti, curiosità e leggende sulla biologia e l’ecologia del lupo e sul complicato rapporto con l’uomo. In una sala è possibile addirittura ascoltare gli ululati degli animali.

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Dopo circa 30 minuti di cammino, attraverso un sentiero sterrato lungo circa 1,5 km, si raggiunge l’area dei lupi, delimitata da un cancello. Si entra, camminando al centro del vialetto, e si osservano i lupi da alcune feritoie poste sulla recinzione. Lo scenario è suggestivo, l’atmosfera ovattata : all’improvviso, nel silenzio quasi irreale del bosco, si materializza un animale. Lo spettacolo è impagabile: i bambini più vivaci così come gli adulti più scettici non possono che ammutolire davanti a sua maestà il lupo.

Come detto, alcuni animali sono troppo vecchi o malati per essere rimessi in libertà. In altri casi, la loro reintroduzione nell’ambiente naturale è resa impossibile dal prolungato contatto con l’uomo. Per questo motivo, altri esemplari più giovani ospitati nella struttura, veloci e sfuggenti, sono visibili in maniera molto fugace o non lo sono affatto , in modo che non si abituino all’uomo e sia possibile restituirli al loro habitat.

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La terza sezione consiste in un percorso faunistico denominato “Dalle prede ai predatori”, in cui si possono ammirare l’area degli ungulati e quella dedicata ai rapaci. Nella prima sono ospitati cervi, caprioli, cinghiali, daini e mufloni, che costituiscono le prede naturali del lupo. Nelle voliere ci sono rapaci tra cui aquile e gufi reali, gheppi, barbagianni e poiane. Si tratta di voliere di recupero con esemplari sottratti ai bracconieri non più in grado di sopravvivere allo stato selvatico.

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QUANDO ANDARE AL CENTRO VISITA DEL LUPO DI POPOLI

Fino al 1° aprile il Centro aprirà su prenotazione per gruppi di minimo 10 adulti paganti.

Dal 1 Aprile al 30 giugno: Il centro resterà aperto la domenica ed i giorni festivi.

Dal 1 luglio al 15 settembre: il centro resterà aperto tutti i giorni.

Durante gli altri giorni dell’anno le visite potranno essere effettuate solo su prenotazione e per un gruppo minimo di 10 persone.

Angela Petrella

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