I 15 luoghi maggiormente rovinati dal turismo di massa

Estate tempo di vacanze. Voglia di partire, di andare lontano, alla scoperta di luoghi e culture diverse. Viaggiare è una delle attività preferite dall’uomo, ma la facilità con cui oggi è possibile raggiungere ogni punto del globo, sta mettendo a rischio alcuni dei luoghi più belli del mondo.

Voglia di partire, di andare lontano, alla scoperta di luoghi e culture diverse. Viaggiare è una delle attività preferite dall’uomo, ma la facilità con cui oggi è possibile raggiungere ogni punto del globo, sta mettendo a rischio alcuni dei luoghi più belli del mondo.

Sono 15, in particolare, i siti più seriamente minacciati dal turismo di massa individuati dal sito americano MNN che per primo ha stilato questa nefasta classifica:

MACHU PICCHU

Arroccata sulle Ande del Perù, la città perduta degli Incas è rimasta nascosta al mondo esterno fino al 1911 quando l’esploratore Hiram Bingham vi è stato condotto da un gruppo di Quechua. Da allora, Machu Picchu è stata visitata da centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno mettendo sempre più a repentaglio queste antiche rovine tanto che l’Unesco ha inserito questo sito nella List of World Heritage in Danger, la lista dei patrimoni dell’umanità in pericolo.

machu_picchu

GRANDE BARRIERA CORALLINA

È talmente grande che può addirittura essere vista dallo spazio, è composta da miliardi di organismi viventi ed è una delle attrazioni più spettacolari dell’Australia. Entrata a far parte del patrimonio dell’umanità grazie alla sua incredibile biodiversità, nonostante le sue enormi dimensioni, la Grande Barriera Corallina è estremamente fragile. I cambiamenti climatici stanno provocando lo sbiancamento dei coralli, mentre l’afflusso di pesticidi provenienti dalle aree agricole circostanti è la causa della sparizione di molte specie marine. A tutto ciò si somma il turismo di massa.

barriera_corallina

ISOLE GALAPAGOS

La biodiversità unica di queste isole portò Darwin a concepire la teoria della selezione naturale. Oggi, la devastante pressione turistica che si traduce in costante scarsità d’acqua, introduzione di specie non autoctone e pesca di frodo è diventata insostenibile per il fragilissimo equilibrio di questo paradiso.

TEOTIHUACAN

È il più grande sito archeologico precolombiano del Messico e probabilmente il più conosciuto e visitato, tanto che queste imponenti rovine sopportano da millenni il calpestio di milioni di turisti. Nel 2004, nonostante le proteste e gli scioperi, in una zona del parco archeologico è stato addirittura inaugurato un supermercato della multinazionale statunitense Wal-Mart.

TEOTIHUACAN

ANTARTIDE

È il continente più meridionale della Terra e non è abitato in modo permanente da nessuna popolazione umana e proprio questa caratteristica rende l’Antartide uno dei luoghi più affascinanti del mondo. Le navi da crociera cariche di turisti che visitano regolarmente le sue sponde rischiano di diventare una seria minaccia per la fragile ecologia di questo continente ghiacciato che meriterebbe di essere lasciato ancora deserto.

antartide

MASAI MARA

È una grande riserva faunistica situata nella parte sudoccidentale del Kenya ed è confinante con il Parco del Serengeti in Tanzania, col quale forma un unico, grande ecosistema. È un luogo noto per l’eccezionale concentrazione di fauna africana e all’interno del parco ci sono molte strutture ricettive, come lodge di lusso e campi tendati, pronte ad ospitare turisti in cerca di emozioni forti che con la loro presenza, purtroppo, disturbano le attività di caccia diurna dei predatori.

MASAI MARA

ANGKOR WAT

Con la sua architettura classica stile Khmer, Angkor Wat è diventata una delle più grandi attrazioni turistiche della Cambogia. Sebbene l’afflusso di turisti finora abbia provocato relativamente pochi danni, come graffiti su alcuni muri dei templi, sono state adottate delle misure per proteggere i bassorilievi e i pavimenti, anche perché il turismo rappresenta l’introito maggiore per la conservazione e la manutenzione di questi monumenti millenari.

ANGKOR_WAT

STONEHENGE

Noto per il suo significato mistico, il sito di Stonehenge è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO ed è senza dubbio uno dei luoghi antichi più visitati d’Europa. Nel corso degli anni, però, molte delle mitiche pietre sono state danneggiate da interventi di restauro sbagliati e da turisti irrispettosi.

STONEHENGE

MONTE EVEREST

A partire dagli anni ottanta è scoppiata una sorta di moda della scalata del Tetto del Mondo: il numero di alpinisti che ha conquistato la cima del monte più alto della Terra è aumentato sensibilmente. Lo svantaggio è l’inquinamento ambientale. L’Everest infatti è oggi ricoperto di spazzatura abbandonata dagli alpinisti nel corso di decenni di scalate. Per ripulire uno dei luoghi più inquinati del mondo è stata organizzata la Extreme Everest Expedition 2010 che, a differenza delle precedenti spedizioni di ripulitura, raggiungerà la cosiddetta “dead zone” ovvero l’ultima sosta a quota 8000 metri prima di raggiungere la vetta.

TAJ MAHAL

Sorge sulle acque del fiume Yamuna, in India, e rappresenta la più solenne testimonianza di amore immortale. Il Taj Mahal, costruito dall’imperatore Mughal Shah Jahan in memoria della moglie preferita, Mumtaz Mahal, è uno sfarzoso palazzo di marmo bianco abbellito da materiali preziosi come i turchesi del Tibet, gli zaffiri dello Sri Lanka e la giada della Cina. Entrato a far parte dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, il Taj Mahal sta “ingiallendo” infatti le particelle inquinanti presenti nell’aria si depositano sul marmo candido e lo fanno diventare giallo. Dunque inquinamento atmosferico, traffico assordante e turismo di massa stanno creando non pochi problemi a questo immenso mausoleo.

TAJ_MAHAL

PHI PHI ISLAND

In Thailandia esiste un angolo di paradiso di una bellezza difficile da descrivere a parole. Colpita dallo Tsunami del 2004, Phi Phi Island, prima sconosciuta, è diventata una meta turistica tra le più richieste dopo che il regista Danny Boyle decise di girarci il film “The Beach” con Leonardo di Caprio. All’epoca, molti ambientalisti mossero pesanti accuse alla troupe del film per aver danneggiato l’ecosistema dell’isola per “esigenze di produzione” e oggi questo luogo, un tempo quasi incontaminato, deve fare i conti con decine di imbarcazioni di ogni genere che trasportano masse di turisti alla ricerca di paradisi perduti.

PHI_PHI_ISLAND

NGORONGORO

Ngorongoro è un cratere vulcanico situato nella pianura del Serengeti, in Tanzania. Si tratta della più grande caldera intatta del mondo e tutta l’area intorno al cratere costituisce la Riserva naturale di Ngorongoro: un ecosistema perfetto e ricchissimo di fauna in cui le locali tribù Masai hanno il diritto di pascolo. Purtroppo sul bordo del cratere troviamo anche strutture ricettive come lodge extralusso dotati di ogni confort con file di turisti che si affollano in questo luogo per safari preconfezionati.

NGORONGORO

COZUMEL

È un’isola nel Mar dei Caraibi poco lontana dalla Penisola dello Yucatan. Nota per le bellissime spiagge, la vegetazione tropicale e un numero cospicuo di endemismi, Cozumel un tempo era un luogo di pace, finché non state costruite banchine per le numerose navi da crociera cariche soprattutto di turisti americani. Purtroppo, anche Cozumel, a causa dello sviluppo e dell’inquinamento, inizia a perdere il suo fascino originario.

COZUMEL

GRANDE MURAGLIA CINESE

Nemmeno i suoi 8000 Km di lunghezza sono riusciti a metterla al riparo dai pericoli provocati dall’inquinamento, dagli eventi naturali e dal turismo di massa. Grandi pezzi di muro sono segnati da atti di vandalismo e graffiti e nonostante siano previste pene che arrivano a 10 anni di prigione, non è raro vedere case rurali costruite nei pressi della struttura proprio con pietre staccate dal monumento.

BALI

Il delicatissimo ecosistema di quest’isola è sotto una continua minaccia dato che stiamo parlando della più importante meta turistica indonesiana. Ogni anno un milione e mezzo di turisti provenienti da ogni parte del mondo sbarcano a Bali che rischia di soccombere al proprio successo.

L’impulso a viaggiare è qualcosa di irrefrenabile che fa parte della natura dell’uomo, ma proprio perché amiamo esplorare la Terra dovremmo anche ricordarci di averne sempre il massimo rispetto.

N.d.R.: Matteo P. (da Facebook) ci segnala anche gli scavi di Pompei: “pieni di “graffiti” nelle incavature delle domus e quella schifezza di bar nel pieno degli scavi…”

Chiara Fornaro

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