Bonus Vacanze 2021: verrà esteso anche al pedaggio per le autostrade?

Un nuovo emendamento potrebbe ampliare la durata del bonus vacanze e cambiarne le condizioni d'utilizzo.

Bonus vacanze: al momento non è più possibile aderire all’agevolazione, ma solo usufruire dei bonus già erogati. Un nuovo emendamento, però, potrebbe ampliare la durata del bonus vacanze e cambiarne le condizioni d’utilizzo. Si potrebbero, cioè, riaprire i termini per presentare la domanda.

Il contributo economico per le vacanze potrebbe dunque essere richiesto anche da chi non lo aveva ancora fatto, a patto che presenti i requisiti (ISEE inferiore a 40mila euro e il possesso dello SPID) da parte di almeno un membro della famiglia.

La proroga, inoltre, non riguarderebbe solo i termini per presentare la domanda, ma anche quelli per usufruire del bonus. La sua scadenza è stata infatti rinviata prima al 30 giugno e poi al 31 dicembre 2021. Se il nuovo emendamento dovesse essere accolto, il contributo economico potrà essere utilizzato per ulteriori 6 mesi, fino al 30 giugno 2022.

Non è ancora chiaro, invece, se il bonus potrebbe essere esteso al pedaggio per le autostrade (misura richiesta ma ancora non confermata) e se ci sarà  la possibilità di usare il bonus più volte o di cedere l’agevolazione.

“La maggior parte dei clienti che ha alloggiato presso le nostre strutture ha speso solo il bonus e non di più – ha spiegato a Il Messaggero Francesco Gatti, presidente di Assohotel Roma e Lazio –. Non c’è stato l’effetto moltiplicatore. Bisognerebbe legarlo ad altri benefici, come poterlo scalare dal casello delle autostrade”. Un aspetto che potrebbe invogliare anche i turisti stranieri. “La maggior parte dei turisti che sono venuti dall’estero è arrivata dalla Francia e dalla Germania. E sono venuti tutti in auto”.

Non cambia, infine, l’importo: la cifra complessiva che può essere richiesta con il Bonus Vacanze rimane invariata (va da 150 o 500) e il voucher continuerà ad essere fruibile per l’80% sotto forma di sconto diretto presso la struttura turistica prescelta (che verrà poi rimborsato al fornitore come credito d’imposta) mentre il restante 20% come detrazione di imposta per l’anno successivo.

Fonte: Senato della Repubblica , Il Messaggero

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