Temperature record, nei prossimi giorni farà ancora più caldo soprattutto in Toscana, Lazio e Sicilia

Sembra il refrain di ogni estate ormai: “è il mese più caldo di sempre”, si dice. Ogni volta è vero, ogni volta è una realtà che si ripete e si rinnova, ogni volta il termometro sale di più, a ricordarci che sì, siamo nel pieno di una crisi climatica e abbiamo davvero poco tempo per invertire la rotta

Fa caldo, caldissimo dappertutto e dappertutto l’emergenza acqua non stenta a frenarsi. Sembra il ritornello di una canzone già sentita, eppure non si è ancora fatto abbastanza per farla tacere definitivamente.

Le previsioni dei prossimi giorni – se possono – gettano ancora più nello sconforto e non consolano per nulla: la tendenza meteo per i primi giorni di luglio, infatti, indica ancora il persistere di una estrema ondata di caldo e della grave siccità.

L’estate meteorologica, è chiaro, è cominciata molto prima del 21 giugno “offrendoci” temperature da record che, come è ovvio, non hanno interessato solo l’Italia, ma anche penisola iberica o India e Pakistan sono alle prese con ondate di caldo eccezionale.

Le previsioni dei prossimi giorni

Ce lo dice chiaramente Copernicus Climate Change Service (C3S), che pubblica i bollettini climatici mensili che riportano i cambiamenti osservati nella temperatura dell’aria superficiale globale, nelle variazioni idrologiche e nella copertura del ghiaccio marino.

Il pericolo di “fuoco alto” sta colpendo l’intera penisola italiana. Pericolo molto estremo presente in Toscana, Lazio e Sicilia, ma il pericolo persiste anche in molte zone dell’Italia centro-meridionale.

Anche se sembra in arrivo una perturbazione nei prossimi giorni sul Nord Italia e qualche fenomeno isolato sulle Alpi centro orientali e Prealpi di Nord-Est, resteranno comunque temperature molto calde, specie al Sud e in Sicilia. Le temperature massime, dopo il calo, tenderanno ad aumentare al Nord-Ovest, mentre subiranno dei cali sulle regioni di Nord-Est, Centro, sui settori tirrenici del Sud e delle isole.

La tendenza successiva, ancora affetta da margini incertezza, indica il persistere di condizioni di caldo anomalo in gran parte del Paese con temperature eccezionalmente alte soprattutto al Centro-Sud e nelle Isole per l’insistenza dell’Anticiclone nord-africano. Le attuali condizioni di siccità estrema sono quindi destinate a proseguire anche nel corso di questa settimana, con effetti su ambiente e vegetazione ulteriormente aggravati dall’ondata di caldo estremo.

Perché fa così caldo

La risposta è tanto semplice quanto drammatica: queste temperature estreme sono da collegarsi esclusivamente alla crisi climatica. Sono anche questi eventi causati dal riscaldamento globale, conseguenza dell’aumento delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, ed è il momento di intervenire. E non solo: l’estate è destinata a durare sempre di più e se ne registrerà un progressivo allungamento per un periodo di quasi un mese. L’estate, cioè, inizierà prima e finirà dopo.

Quello che stiamo vivendo è solo un assaggio di quello che potrebbe diventare il cambiamento climatico dal quale non avremo più scampo, tanto che l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha affermato che oramai rimangono solo pochi anni per tentare di invertire la rotta.

E se non intervenissimo? Il quadro sarebbe sempre peggiore, con un aumento in frequenza di queste ondate di calore e della loro intensità. Le temperature massime diventeranno sempre più alte e contemporaneamente aumenteranno i rischi di siccità, carestie ed incendi. Siamo ancora in tempo per frenare tutto questo? Ancora per poco.

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Fonte: Meteo

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