Benessere animale: dal randagismo all’abolizione delle botticelle, 10 punti che vorremmo vedere nei programmi elettorali dei partiti

No, gli animali e l'ambiente non possono continuare a restare in secondo piano nel nostro Paese. In vista delle prossime elezioni politiche, le associazioni animaliste lanciano un appello indirizzato a partiti e candidati per un'Italia più giusta e sostenibile

Tra qualche settimana gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo governo. Siamo ormai nel vivo di una campagna elettorale particolarmente caotica e delicata. Sono numerose le questioni su cui stanno battendo i vari partiti: dalla flat tax alle pensioni, passando per la questione migratoria.

Al momento, però, ci sono due grandi temi che rischiano di essere ancora una volta trascurati: l’ambiente e gli animali, finalmente riconosciuti a pieno titolo dalla nostra Costituzione dallo scorso febbraio.

Di fronte agli stravolgimenti climatici e alla grave siccità che stiamo sperimentando, non possiamo più permetterci di mettere in secondo piano la tutela dei nostri ecosistemi e del benessere animale.

Non occuparcene significherebbe autosabotarci. Per tenere alta l’attenzione su questi temi una coalizione di associazioni ambientaliste e animaliste (a cui hanno aderito Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International /Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, ha deciso di lanciare un manifesto dal titolo “Anche gli animali votano”.  

La necessità del rispetto per gli animali assume ormai da tempo un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano tutti i sondaggi. Pertanto, i temi della campagna elettorale, come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, scuola, ricerca, famiglia, legalità, devono avere una declinazione anche nella tutela degli animali. – spiegano gli attivisti – La protezione degli animali è un valore in sé e porta un beneficio per tutte e tutti noi, per la nostra salute e quella del Pianeta. Un Paese più giusto per gli animali è un Paese più giusto per tutte e tutti.

I punti del manifesto “Anche gli animali votano”

Le richieste avanzate dagli attivisti per l’ambiente e gli animali sono racchiuse in 10 macro punti, ovvero:

  • Introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati, realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati
  • Istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali
  • Piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà
  • Riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie
  • Tutela degli animali selvatici attraverso il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica, l’abolizione della caccia e delle importazioni di trofei
  • Aumento del numero delle aree protette sul territorio italiano
  • Attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti estendendolo ai delfinari e stop allo sfruttamento degli animali in zoo e parchi acquatici
  • Abolizione della tradizione delle botticelle e dei palii
  • Sostegno al divieto europeo dell’utilizzo delle gabbie nell’allevamento, attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini e promozione delle scelte alimentari vegetali
  • Superamento della sperimentazione animale, a favore della prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based”

Il nostro augurio è che questi appelli non restino inascoltati. Senza questi passi avanti necessari, civiltà, benessere animale e transizione ecologica rischiano infatti di rimanere parole al vento.

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Fonte: Essere Animali 

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