iSlate, l’ “iPad” low cost e a energia solare per gli studenti indiani arriverà nel 2011

Non dev'essere facile reperire un iPad a Mumbai, o nelle aree più arretrate dell'India. Per questo, un gruppo di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore in questi mesi sono all'opera per la realizzazione di un tablet low cost dedicato ai ragazzi delle zone rurali indiane, che può essere ricaricato attraverso l'energia solare.

Non dev’essere facile reperire un iPad a Mumbai, o nelle aree più arretrate dell’India. Per questo, un gruppo di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore in questi mesi sono all’opera per la realizzazione di un tablet low cost dedicato ai ragazzi delle zone rurali indiane, che può essere ricaricato attraverso l’energia solare.

Più nel dettaglio, l’iSlate (questo il suo nome) è un notepad che fa del risparmio energetico e del basso costo di vendita i propri punti di forza. Non a caso, i progettisti hanno stimato che potrà essere utile ai 100 milioni fra bambini e ragazzi indiani che abitano in aree sprovviste di luce elettrica.

Attualmente, l’iSlate si trova in una fase di sviluppo presso l’Institute of Sustainable and Applied Infodynamics (ISAID) presso la stessa NTU. I primi prototipi, che sono stati realizzati da un team che comprende tre neolaureati della Rice University, per la fine di questo mese saranno sottoposti a una approfondita serie di test, che ne studieranno i tempi di carica e l’efficienza.

In precedenza, gli esemplari – laboratorio erano già stati affidati, in via sperimentale, a un gruppo di studenti di un villaggio nella zona di Hyerabad. L’accoglienza ricevuta era stata giudicata “accettabile”.

Una volta terminati i test, l’iSlate (formato da un display da 7” e processori realizzati dallo Switzerland’s Centre for Electronics and Microtechnology) è atteso al debutto per il 2011. Il prezzo indicato come obiettivo dai progettisti è di 35 dollari.

Piergiorgio Pescarolo

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook