Obsolescenza programmata: la vita dei prodotti elettronicisempre più breve

La vita degli elettrodomestici e dei dispositivi digitali è sempre più breve. Colpa dell’obsolescenza programmata? Lo rende noto l’ultimo rapporto pubblicato da ENDS Europe sulla durata del ciclo di vita degli elettrodomestici.

La vita degli elettrodomestici e dei dispositivi digitali è sempre più breve. Colpa dell’obsolescenza programmata? Lo rende noto l’ultimo rapporto pubblicato da ENDS Europe sulla durata del ciclo di vita degli elettrodomestici.

Oltre all’obsolescenza programmata ecco un altro fattore importante. Si tratta del desiderio dei consumatori di sostituire prodotti come i televisori a schermo piatto con l’ultimo modello. Accanto ad un maggior acquisto di prodotti elettronici cresce lo spreco.

L’Agenzia tedesca per l’ambiente ha chiesto ai ricercatori di Öko-Institut di esaminare le motivazioni dei consumatori per la sostituzione degli apparecchi elettronici al fine di stabilire se i produttori stanno accorciando volutamente la vita dei dispositivi per supportare le vendite.

I ricercatori non sono giunti a una conclusione definitiva sull’obsolescenza programmata, ma hanno osservato che la percentuale delle unità vendute per sostituire un apparecchio difettoso è cresciuta dal 3,5% del 2004 all’8,5% del 2012. Un aumento considerato notevole.

La quota di elettrodomestici di grandi dimensioni che ha dovuto essere sostituita entro i primi cinque anni di utilizzo è cresciuta dal 7% al 13% del 2012. Anche in questo caso ciò sarebbe in gran parte dovuto ad un aumento della percentuale delle apparecchiature acquistate per sostituire un prodotto difettoso.

Alcuni acquisti di nuovi elettrodomestici sono però ancora determinati dal desiderio di passare ad un modello più avanzato ed efficiente, anche se il vecchio prodotto è ancora funzionante, come nel caso del frigorifero o della lavatrice. Lo stesso fenomeno interessa i televisori a schermo piatto, con riferimento al desiderio di una qualità migliore per le immagini.

In Europa cresce sempre più la preoccupazione per l’uso inefficiente delle risorse e per l’impatto ambientale di questo fenomeno. L’Unione Europea sta cercando di regolamentare con nuovi standard la durata e la riparabilità dei prodotti ai sensi di una direttiva sulla progettazione ecocompatibile.

Lo studio rappresenta la prima fase di un progetto più ampio dell’Agenzia tedesca per l’ambiente, con l’obiettivo di individuare delle strategie per aumentare la durata della vita dei prodotti. Speriamo che si possa arginare il fenomeno dell’obsolescenza programmata, insieme al desiderio eccessivo di sostituire prodotti ancora funzionanti con l’ultimo modello disponibile.

Marta Albè

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