Le Marche provano a fermare il 5G, troppi rischi per l’uomo

Le Marche approvano la mozione contro la Tecnologia di comunicazione 5G, in sperimentazione dal 2017 per i potenziali rischi per l’uomo.

Con la tecnologia 5G le Marche vogliono andarci caute e approvano una mozione per fare chiarezza sulle frequenze utilizzate e per conoscere gli eventuali rischi sulla salute della popolazione esposta. La Regione applica così il principio di precauzione sulla scia di Bruxelles, la prima città a bloccare la sperimentazione del 5G proprio per le preoccupazioni legate ai possibili effetti sulla salute.

Il Consiglio regionale ha di fatto approvato con 13 voti a favore e 1 astenuto la mozione a iniziativa del consigliere Sandro Bisonni, “Sperimentazione 5G e potenziali rischi per l’uomo”.

Un atto in cui sono riportate tutte le informazioni relative alle possibili ripercussioni che potrebbe determinare l’applicazione della tecnologia di internet superveloce, soprattutto per quanto riguarda il rischio di collegamento con alcuni tipi di tumore.

È per questo che con questa mozione si vuole sollecitare una serie di impegni per prevenire i danni alla salute, verificando gli eventuali rischi legati alle installazioni con tecnologia 5G, e impegnare Presidente e Giunta regionale a lanciare una campagna informativa che metta i cittadini al corrente dei pericoli che potrebbero correre utilizzando i cellulari in modo inappropriato.

Con questa mozione, inoltre, si chiede alla Arpam, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, di acquisire le indicazioni delle autorità sanitarie competenti in materia, relativamente ai possibili rischi per la salute della popolazione esposta, prima di rilasciare pareri sulle istallazioni con la stessa tecnologia di nuova generazione.

Infine, si chiede di intervenire presso il Governo italiano e i Ministeri competenti perché non siano attivati aumenti del valore di attenzione e dei limiti di esposizione previsti dal DPCM del 2003 e di sollecitare i Comuni per l’adozione dei Piani delle antenne, così come indicato nella legge regionale del 2017.

Intanto, le Marche non sono le sole ad avviare accertamenti contro la tecnologia 5G. Come si legge dalla pagina Facebook di Alleanza italiana stop 5G, che continua a lottare contro questa nuova tecnologia in difesa della salute pubblica, sono già 61 i Comuni in Italia ufficialmente #Stop5G, 48 sindaci hanno emanato ordinanze #Stop5G, mentre  il Sindaco del Comune di Erchie, in provincia di Brindisi, ha emanato un’ ordinanza di divieto si sperimentazione della nuova tecnologia sul territorio pugliese.

Fonti: Consiglio regionale delle MarcheAlleanza italiana Stop 5G

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