Flexio: la mini radio ad energia solare

Tre designer coreani hanno realizzato Flexio, la radio portatile che funziona ad energia solare, interamente rivestita di carta anziché di plastica ed estremamente leggera e flessibile. Un dispositivo talmente sottile da poter essere tenuto ovunque: nella tasca di un cappotto, in un portafogli, in una borsetta e persino tra le pagine di un libro.

Dopo l’ombrellone solare, il computer biodegradabile e il lampione alimentato a rifiuti, su Yanko Design, il magazine che raccoglie concept e prototipi di designer di tutto il mondo, abbiamo scovato una nuova, originale proposta eco-friendly: Flexio, la radio portatile che funziona ad energia solare, interamente rivestita di carta anziché di plastica ed estremamente leggera e flessibile. Un dispositivo talmente sottile da poter essere tenuto ovunque: nella tasca di un cappotto, in un portafogli, in una borsetta e persino tra le pagine di un libro.

Frutto della creatività di quattro artisti, Wu Kun-chia, Wang Shih-ju, Chen Ming-daw e Liou Chang-ho, l’idea è certamente interessante e sostenibile: una mini radio che si può caricare con la luce del sole, costruita a partire da poche materie prime e dal design essenziale. La sua produzione, nel caso si passi dal prototipo ad una fabbricazione a scopo commerciale, potrebbe essere piuttosto economica.

Per quanto affascinante, però, l’idea non convince del tutto. Basti pensare che, non essendo dotata di un sintonizzatore, la radio risulta bloccata su una stazione Fm prestabilita. Ciò vuol dire che il dispositivo consente di ascoltare sempre e soltanto lo stesso canale e che il suo funzionamento dipende direttamente dalla zona in cui ci si trova. Dato che le frequenze radiofoniche non sono fisse in tutto il territorio nazionale, spostandosi o cambiando città Flexio diventerebbe un gadget inutile. Inoltre, per seguire più di una stazione, bisognerebbe essere dotati di una vera e propria collezione di mini radio.

Insomma, il prodotto sembra poco adatto alla commercializzazione. Certo, potrebbe essere utilizzato dalle radio come un originale gadget pubblicitario, nell’ambito di qualche campagna promozionale innovativa ed ecofriendly, ma non riuscirebbe ad avere una diffusione indipendente. Non potrebbe competere con iPod e lettori Mp3, disponibili sul mercato a costi accessibili e che garantiscono sia una buona qualità dell’audio, sia la possibilità di decidere in totale autonomia quale musica ascoltare. Tenendo anche conto del fatto che oggi, per avere un sintonizzatore radiofonico, è sufficiente acquistare un telefonino: insomma, ci sembra difficile che il piccolo Flexio possa sostenere una simile concorrenza.

Consapevoli di tale limite, i designer sono corsi ai ripari, suggerendo la possibilità che il dispositivo venga modificato per ricevere i canali radio tramite internet, attraverso un sistema WiFi o WiMax. Un accorgimento che, di certo, conferirebbe al prodotto un maggiore potenziale commerciale. Attendiamo fiduciosi i prossimi sviluppi!

Lisa Vagnozzi

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