Attenzione a Brata, il virus (per Android) in grado di svuotare il conto in banca

Una ennesima minaccia arriva dal mondo delle app: dietro installazioni innocenti si nasconde un Trojan in grado di rubare i nostri risparmi

Una ennesima minaccia arriva dal mondo delle app per cellulare: dietro installazioni innocenti si nasconde un Trojan in grado di rubare i nostri risparmi

Non è la prima volta che vi segnaliamo la presenza di un virus malevolo e pericoloso in circolazione sul web e, purtroppo, non sarà l’ultima. Il nuovo malware che sta minacciando chi possiede uno smartphone si chiama Brata, e il suo obiettivo principale è quello di insinuarsi nel dispositivo, carpire le informazioni relative al conto corrente delle ignare vittime e svaligiarlo.

Il virus non è nuovissimo, ma aveva iniziato a circolare già la scorsa estate. Tuttavia, a partire dal mese di dicembre scorso la sua diffusione è aumentata notevolmente e, con essa, anche i rischi per gli internauti. Ma non solo: Brata è tornato “più forte di prima”, dotato cioè di una tecnologia nuova e particolarmente efficace nello sfuggire anche agli antivirus più potenti.

Che cos’è Brata

Si tratta di un virus detto Trojan ad accesso remoto, il che vuol dire che può essere controllato a distanza dagli hacker una volta installato sul dispositivo. Come ben spiegato dall’agenzia di cyber-security Cleafy nello schema che vi proponiamo qui sotto, esistono tre versioni dell’applicazione malevola, tutte e tre destinate agli smartphone Android.

Uno schema dell’evoluzione del virus Brata (@Cleafy)

Come spesso accade quando si parla di virus, anche Brata si nasconde dietro un’applicazione apparentemente innocente che l’internauta scarica e installa sul proprio cellulare: l’app infetta, una volta installata sul dispositivo, permette automaticamente l’istallazione e l’attivazione di Brata senza che l’utente se ne accorga. Una volta attivo sul cellulare, trae le informazioni relative alle operazioni bancarie grazie alle autorizzazioni concesse (spesso con troppa leggerezza) dall’utente.

Ma non è tutto: per impedire all’utente di riprendere possesso delle proprie credenziali di accesso all’online banking e agire indisturbato nelle operazioni di furto, Brata è in grado di cancellare tutti i dati, le preferenze e le autorizzazioni concesse nel tempo – riportando di fatto lo smartphone alle impostazioni di fabbrica.

Come proteggersi

Come sempre in questi casi, suggeriamo di non scaricare sul proprio cellulare applicazioni sospette, poco recensite o di produttori non certificati: nel caso di Brata, il virus si cela dietro app relative alla protezione dallo SPAM o alla sicurezza del dispositivo. Inoltre, controlliamo con attenzione le autorizzazioni che concediamo alle applicazioni che installiamo: se si richiedono autorizzazioni totali o comunque non pertinenti con quello che è lo scopo per cui abbiamo scaricato l’app, forse siamo in presenza di un malware pronto a rubarci dati (e risparmi).

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Fonti: Cleafy / Agenzia per l’Italia Digitale

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