MyVoice: l’app che ridà la voce alle persone affette da Sla

Conservare la propria voce per quando non si potrà più parlare a causa della Sla. Grazie a una nuova app sarà possibile farlo. Si chiama MyVoice

Conservare la propria voce per quando non si potrà più parlare a causa della Sla. Grazie a una nuova app sarà possibile farlo. Si chiama MyVoice.

Sviluppata in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria McCANN, l’applicazione permette di registrare con la propria voce, insieme alle espressioni familiari e ricorrenti che fanno parte delle relazioni quotidiane di una persona.

La voce registrata sostituire quella tipicamente metallica permettendo a chi è affetto da Sla di continuare a parlare e comunicare con la propria.

“Quando la SLA ti sta portando via tutto, MyVoice è la soluzione per parlare con la tua voce” spiegano gli ideatori.

“Nei nostri Centri siamo consapevoli che offrire alle persone con malattie neuromuscolari le migliori condizioni di assistenza e cura significa anche essere un canale in cui l’innovazione, farmacologica e tecnologica, possa essere resa accessibile ai pazienti. Conservare la propria voce anche nelle fasi più avanzate della malattia consente ai pazienti di preservare la propria identità e personalità e di continuare a condividere le proprie emozioni con i familiari, anche nel momento in cui la malattia impedisce di comunicare con l’esterno se non attraverso strumentazioni artificiali” spiega Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO.

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È possibile scaricare l’app sia per i dispositivi IOS che per Android e Microsoft. Il costo sarà interamente devoluto al Centro NeMO.

Francesca Mancuso

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