Helsinki: il data center si raffredda sotto la cattedrale e riscalda la città

Nascerà in una grotta, al freddo e al gelo. Ma non fatevi ingannare dal periodo natalizio perché non stiamo parlando dell'avvento del santo pargolo, ma del data center più ecologico del mondo. Di cristiano però questo progetto qualcosa ce l'ha perché sorgerà proprio sotto una cattedrale ortodossa.

Nascerà in una grotta, al freddo e al gelo. Ma non fatevi ingannare dal periodo natalizio perché non stiamo parlando dell’avvento del santo pargolo, ma del data center più ecologico del mondo. Di cristiano però questo progetto qualcosa ce l’ha perché sorgerà proprio sotto una cattedrale ortodossa.

Man mano che internet si diffonde e la rete diventa sempre più capillare, crescono di pari passo le emissioni causate dai grandi data centers, i server computer sulla quale quotidianamente viaggiano miliardi di informazioni e sulla quale vengono archiviati ed elaborati i dati di milioni di rispettivi client.

Si calcola che le emissioni di CO2 causate da questi grandi crocevia informatici stiano crescendo al ritmo del 10% l’anno e già allo stato attuale costituiscono un terzo di quelle causate dal trasporto aereo.

I soli data centers di Google, ad esempio, utilizzerebbero circa l‘1% dell’energia mondiale, un fabbisogno energetico enorme, destinato ad una rapida ascesa. La crescente diffusione del cosiddetto “cloud computing” ovvero l’aumento delle attività informatiche cedute in outsourcing, si riflette in una sempre maggiore energia divorata dai grandi server informatici, quindi una sempre maggiore minaccia per il pianeta.

Questo perché i data centers necessitano di essere refrigerati: solo il 40-45% dell’energia viene infatti utilizzata per l’attività dei computer, mentre il resto viene impiegato nell’opera di raffreddamento delle macchine.

Così se Yahoo!, come avevamo visto un po’ di tempo fa ha ovviato al problema trasferendo i suoi server nel nuovo centro dati di Lockport, alimentandoli per il 90% con l’energia delle idroelettrica delle Cascate del Niagara e raffreddandoli ad aria – o comunque mediante l’impiego di fonti rinnovabili -, la soluzione che arriva dalla Helsingin Energy è ancora più ecologica.

In uno dei siti turistici più popolari di Helsinki, la cattedrale di Uspenski, sta per essere, infatti, costruito, in collaborazione col gruppo di telecomunicazioni Academica, un data center che non solo riuscirà a dimezzare il fabbisogno energetico necessitando di appena la metà dell’energia normalmente impiegata, ma fungerà anche da fonte di riscaldamento per 500 abitazioni della capitale. Il calore in eccesso generato dai centinaia di server che verranno collocati nella grotta sottostante il duomo, infatti, attraverso un sistema di tubature ad acqua calda, servirà per alimentare la rete distrettuale di teleriscaldamento.

Helsinki__-_Cattedrale_di_Uspenski

È perfettamente fattibile che una porzione considerevole di riscaldamento della capitale possa essere prodotto dall’energia termica generata da computer“, assicura Juha Sipila, project manager di Helsingin Energy. Stando a quanto dichiarato dall’azienda di servizi tecnologici finlandese, infatti, il nuovo data center sarà operativo a partire da gennaio.

Le famiglie di Helsinki, per assaporare il risparmio sulla bolletta dovranno, quindi, pazientare ancora un po’ e per loro forse il vero Natale arriverà con l’anno nuovo.

Simona Falasca

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