Apple ritorna green: i consumatori la vogliono nell’Epeat

Apple fa marcia indietro e torna a far parte dell'Epeat, lo Strumento di valutazione ambientale dei prodotti elettronici


Apple torna ad essere green, almeno per l’Electronic Product Environmental Assessment Tool, l’Epeat, ossia lo Strumento di valutazione ambientale dei prodotti elettronici, grazie al quale i consumatori possono valutare l’effetto di un prodotto hi-tech sull’ambiente.

Nei giorni scorsi la società di Cupertino era uscita dall’Epeat poiché i suoi prodotti di ultima generazione non rientravano nei parametri stabiliti dall’organismo. Ma il no dei consumatori contro la posizione assunta dal colosso dell’informatica e delle telecomunicazioni ha fatto fare marcia indietro ad Apple, che ha annunciato l’imminente rientra all’interno del programma.

Il lavoro di Epeat si concentra sul ciclo di vita dei kit elettronici. In particolare, più che l’energia consumata dai prodotti elettronici, Epeat si sofferma sul modo in cui un dispositivo può essere riciclato a fine vita o sul fatto che in caso di guasto può facilitare la sostituzione delle componenti piuttosto che dell’intero sistema, con un notevole risparmio di rifiuti elettronici prodotti.

Tutto è accaduto circa una settimana fa, dopo il lancio dei nuovi portatili di Apple, i MacBook Pro. Il motivo per cui Apple aveva disposto il proprio ritiro dall’Epeat non è ancora chiaro. Forse tali dispositivi non sarebbe stati in grado di ottenere o mantenere la certificazione. Ma il polverone sollevato dai consumatori ha spinto la società della Mela a fare inversione di rotta.

Ad annunciarlo con una lettera aperta sul sito di Epeat è stato il CEO, Robert Frisbee, che ha detto: “Ci aspettiamo da Apple pensieri forti e creativi per un continuo sviluppo degli standard. Il risultato deve premiare nuove direzioni sia per il design che la sostenibilità, e allo stesso tempo sostenere l’ambiente e il mercato dei prodotti eleganti e ad alte prestazioni per tutti i produttori”. Ed Apple è tornata ad essere tra questi. “Il nostro rapporto con Apple si basa sul nostro allineamento naturale, come Apple guida l’innovazione nel design di prodotto, EPEAT guida l’innovazione nel design degli standard”.

Anche Apple, dal proprio sito tramite Bob Mansfield, vice presidente senior della sezione hardware engineering, ha fatto sapere: “Recentemente abbiamo sentito da molti clienti affezionati di Apple che sono stati delusi di sapere che avevamo rimosso i nostri prodotti dal sistema di classificazione Epeat. Riconosco che questo è stato un errore. A partire da oggi, tutti i prodotti Apple sono ammissibili indietro Epeat”.

Un mea culpa pubblico, volto a recuperare la stima dei consumatori. Continua Mansfield: “È importante sapere che il nostro impegno per proteggere l’ambiente non è mai cambiato, e oggi è più forte che mai. Apple realizza i prodotti più eco-compatibili nel nostro settore. Infatti, i nostri team di progettazione hanno lavorato sodo nel corso degli anni per rendere i nostri prodotti sempre più rispettosi dell’ambiente”.

Una storia a lieto fine, che come tutte le fiabe che si rispettano lascia un messaggio. L’utente finale ha un peso di primo piano, al punto da riorientare la linea e le decisioni di un colosso mondiale come Apple.

Francesca Mancuso

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