Digiuno intermittente: la dieta 5:2 ha un grande vantaggio appena scoperto dagli scienziati

La dieta 5:2, digiuno intermittente, non fa perdere peso più delle altre ma è apprezzata da chi la segue e considerata semplice e attraente   

Nell’ultimo decennio, la cosiddetta “dieta 5:2”, dieta fast o digiuno intermittente, è diventata sempre più popolare tra le persone che hanno come obiettivo la perdita di peso. Ora un nuovo studio ha evidenziato un beneficio in più di questa dieta rispetto alle altre.

La dieta 5:2 prevede la possibilità di mangiare quello che si desidera solo in determinate giornate (5 a settimana), riducendo drasticamente l’assunzione di calorie nelle altre. Si tratta quindi di una sorta di digiuno intermittente che permette di dimagrire limitando il cibo in particolare in due giornate in cui l’apporto calorico spesso si limita a sole 500 calorie. 

La scienza non è ancora concorde sul digiuno intermittente, non tutti infatti lo ritengono la dieta migliore per perdere peso a lungo termine, anche se sono stati più volte confermati altri tipi di benefici per la salute.

Ora però un nuovo studio, condotto da ricercatori della Queen Mary University di Londra nel Regno Unito e pubblicato su Plos One, ha identificato un vantaggio particolare della dieta 5:2.

Il team ha studiato 300 adulti con obesità a ciascuno dei quali è stato assegnato in modo casuale un tipo di intervento per la perdita di peso. 100 partecipanti hanno ricevuto consigli sulla gestione del peso in una singola sessione con un consulente che ha fornito materiali scritti che spiegavano ad esempio come gestire le porzioni, la tenuta di un diario alimentare e suggerimenti per evitare spuntini inutili.

Un altro gruppo ha seguito la dieta 5:2 durante l’esperimento e ha ricevuto un opuscolo che forniva esempi di pasti e dava supporto. Sostanzialmente però i partecipanti dovevano provare la dieta da soli senza molta assistenza aggiuntiva.

L’ultimo gruppo, invece, ha ricevuto consigli e documentazione sulla dieta 5:2 ma in più i partecipanti sono stati coinvolti in una serie di sessioni di supporto di gruppo della durata di sei settimane, volte ad aiutarli a discutere con gli altri le loro esperienze sulla dieta che stavano sperimentando.

I gruppi sono stati seguiti per un anno e alla fine dell’esperimento tutti hanno mostrato in media segni di moderata perdita di peso.

I due gruppi di persone che avevano seguito la dieta 5:2 hanno perso in media leggermente più peso dell’altro gruppo ma c’è stato un altro elemento chiave che li ha differenziati. I partecipanti che avevano avuto più supporto nel corso dell’esperimento valutavano meglio la loro esperienza ed erano più propensi a raccomandare la dieta ad altri oltre che a continuare loro stessi a seguirla anche finito lo studio.

Qui siamo stati in grado di fornire i primi risultati sull’efficacia di semplici consigli dietetici 5:2 in un ambiente reale. Abbiamo scoperto che sebbene la dieta 5:2 non fosse superiore agli approcci tradizionali in termini di perdita di peso, gli utenti preferivano questo approccio perché era più semplice e attraente. – ha spiegato la psicologa della salute Katie Myers Smith della Queen Mary University di Londra

Può sembrare una cosa di poco conto ma non lo è, soprattutto se pensate a quante volte è proprio la nostra mente a farci interrompere una dieta, quando ad esempio perdiamo la motivazione e l’entusiasmo nei confronti dell’obiettivo che ci siamo posti, magari perché ci sembra tutto troppo complicato da seguire. 

In quanto alla vera e propria perdita di peso, l’efficacia della dieta 5:2 osservata nello studio è circa la stessa di quella mostrata da altri studi sul digiuno intermittente. Non ha dunque risultati sorprendenti sul dimagrimento ma le persone la considerano comunque semplice e interessante da seguire anche per molto tempo, il che in effetti è un grande vantaggio anche sulla perdita di peso a lungo termine.   

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Fonte: Plos One

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