Salvare le api sconfiggendo l’acaro killer in modo naturale. La scommessa di una startup italiana

L’acaro varroa costituisce ad oggi una delle peggiori minacce, assieme ai pesticidi, per le popolazioni delle api. Alcuni fisici italiani hanno trovato il modo per sconfiggerlo.

Il plasma freddo salverà le api dall’acaro killer in maniera del tutto naturale. Lui è l’acaro varroa e costituisce ad oggi una delle peggiori minacce, assieme ai pesticidi, per le popolazioni delle api. E a trovare il modo per sconfiggerlo è un gruppo di fisici italiani che ha applicato proprio la tecnologia del plasma freddo per uccidere l’acaro senza colpire l’ape e soprattutto senza rilasciare sostanze nocive. Ma di cosa si tratta?

Ad avere questa idea è stata una giovane start up di Perugia, la Convective Knowledge, composta da sette fisici che sono partiti dall’utilizzo della versione fredda del plasma, ossia di un gas ionizzato a temperatura ambiente che ha la caratteristica di avere le cariche positive separate da quelle negative. Per questo sarebbe in grado di uccidere i batteri senza rovinare i tessuti.

Cos’è la varroa, l’acaro killer delle api

Scientificamente chiamato Varroa destructor, si tratta di un acaro parassita esterno che attacca le api Apis mellifera e Apis cerana, ma è stato trovato anche su altri insetti impollinatori quali il bombo Bombus pennsylvanicus, lo scarabeo Phanaeus vindex e la mosca dei fiori Palpada vinetorum. Su questi insetti l’acaro varroa non può riprodursi, ma la sua presenza su essi può essere un mezzo con cui può diffondersi.

La varroa si attacca al corpo dell’ape, ne succhia l’emolinfa e la indebolisce succhiandone. Durante questo processo l’acaro può anche trasmettere agenti virali RNA all’ape. Una grande infestazione di acari porta alla morte della colonia, di solito tra la fine di autunno e l’inizio della primavera.

È per questo che l’acaro della varroa, ormai nel nostro Paese da diversi decenni, ha già messo in ginocchio molte aziende agricole che hanno investito nell’apicoltura.

Lo studio

I fisici italiani sono partiti da una conoscenza già acquisita, quella riguardante la tecnologia del plasma a freddo già utilizzata da anni in diversi ambiti, da quello industriale – dai trattamenti dei cibi e delle superfici come antibatterico al trattamento di carne e frutta – fino alla medicina estetica.

Sulla scia di un simile studio della Dyson, azienda inglese che produce elettrodomestici, che sta testando assieme all’Università di Liverpool il plasma freddo per la progettazione di un sistema per il filtraggio dell’aria in casa, contro acari e allergeni, gli studiosi della Convective Knowledge ne hanno sperimentato l’efficacia anche negli alveari.

I fisici umbri sono quindi partiti dallo studio del comportamento degli acari, che attaccano le api direttamente dentro l’alveare e, per proteggerle, hanno pensato di posizionare il sistema “sul telaio dell’alveare, in modo che le api siano immerse nel plasma freddo e l’acaro possa essere trattato proprio quando si trova sulla superficie dell’insetto, prima che si inserisca all’interno della larva”.

I test in laboratorio finora svolti hanno dato risultati positivi, ma ora deve prendere inizio la fase di applicazione alla realtà. Per questo la Convective Knowledge cerca dei partner per poter iniziare la sperimentazione direttamente negli alveari.

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Germana Carillo

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