Una campagna, lanciata da Save the Children, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle conseguenze che la guerra ha sui più piccoli. Un video che racconta come sarebbe la vita di una bambina se nel Regno Unito scoppiasse un conflitto.
Sono passati 3 anni dall’inizio del conflitto in Siria e, in occasione di questo triste anniversario, Save the Children ha lanciato una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze fisiche e psicologiche che la guerra ha sui più piccoli.
Al centro della campagna c’è un video che racconta, un secondo al giorno per un anno, come cambierebbe la vita di una bambina se nel Regno Unito scoppiasse una guerra.
Una bambina con una vita normale, felice, con una infanzia serena e spensierata. La sua quotidianità però verrà sconvolta dall’arrivo dei bombardamenti, trasformando la sua esistenza in un incubo disperato, riempendola di paura e sconforto.
“Solo perché non accade qui, non vuol dire che non stia accadendo” è la frase con cui si conclude il video. La guerra non ha nulla di umano e questo video ci ricorda che è un’eventualità da cui nessuno è escluso: tutti noi dovremmo fare qualcosa per impedirla.
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