SalviAmo il respiro della Terra: tutti in piazza per promuovere le fonti rinnovabili

Dal 26 al 29 maggio scendiamo in piazza: siamo ancora in tempo per cambiare il futuro di un Pianeta che sembra ormai segnato.

Il 2030 è l’anno indicato dagli esperti come il punto di non ritorno per le conseguenze che l’inquinamento ha avuto e continuerà ad avere sul nostro Pianeta. È davvero giunto il momento di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa prima che sia troppo tardi: è per questo che ANTER (Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili) ha lanciato l’evento nazionale “SalviAmo il respiro della Terra”.

Dal 26 al 29 maggio 2016, infatti, verrà promosso in quasi mille piazze italiane l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; l’intento è quello di sensibilizzare i cittadini sull’impatto che le proprie scelte quotidiane hanno sull’ambiente e renderli consapevoli di come il passaggio a fonti di energia alternative possa davvero cambiare le cose. L’evento si articolerà attraverso momenti di formazione rivolti soprattutto alle nuove generazioni, che rappresentano la vera speranza per il futuro della Terra. Ma in tutto questo ANTER non sarà sola: al suo fianco si muoveranno le istituzioni locali, gli istituti scolastici e la rete di Cittadini Attivi per dire basta all’utilizzo di fonti energetiche altamente inquinanti per l’ambiente. I volontari di Anter chiederanno provocatoriamente ai cittadini: “quanti anni avrà tuo figlio nel 2030?”, per stimolare la presa di coscienza di quanto sia vicino questo futuro.

“L’Italia è una delle realtà europee più all’avanguardia negli investimenti sulle rinnovabili – dichiara il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – e infatti, ad oggi, le fonti pulite contribuiscono per il 17% alla produzione di energia nel nostro Paese. Gli eventi di divulgazione come questo e l’attività pedagogica sono gli strumenti che ci permetteranno di vincere questa importante sfida”.

Il futuro del nostro Pianeta è nelle nostre mani, quindi. Abbiamo tutte le carte in regola perché la rivoluzione energetica abbia davvero inizio.

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