Regali di Natale gratis: i 5 migliori siti di baratto on line

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Negozi che assaltano i passanti con le proposte natalizie. Budget ridotti per i regali. E piramidi di pacchi sotto l’albero che nascondono orrenda chincaglieria. Quest’anno pensare al Natale senza finire nell’ingranaggio di un grande magazzino è possibile. Scambiando on line.

In vista delle feste natalizie, ci sono due modi per farlo. Da un lato si può cercare on line l’oggetto che ci piacerebbe regalare in cambio di uno di quelli di troppo che si hanno in casa. Dall’altro, si aspetta l’apertura dei regali e alla vista di un secondo bollitore (che già abbiamo) ci si butta a vedere se qualcuno ne ha bisogno più di noi, in cambio di qualcosa di realmente utile per la nostra vita. Lo swapping, se lo vogliamo dire alla maniera americana, o il più classico baratto, si è spostato dall’esperienza fisica a quella virtuale. Dai mercati Senzamoneta (che pure continuano a richiamare pubblico) alla proliferazione di luoghi on line in cui iscriversi, pubblicare le immagini degli oggetti che non ci servono più, cercare quelli che si vorrebbero e mettersi d’accordo con un interlocutore che possa fare buon uso di quello che noi lasciamo impolverare. Il web amplia le possibilità di trovare ciò che si sta cercando e di fare un affare (ma anche di rimanere delusi, ovviamente). Permette di rendere lo scambio un fenomeno indipendente dal momento e dal luogo, trasformandolo in una pratica sempre accessibile. Come fare la spesa tramite e-commerce. Come cercare offerte su ebay. Assume i connotati di un’alternativa reale che osserva regole proprie, il cui rispetto consente di incentivare l’allargamento della comunità e l’aumento del rispetto e della fiducia reciproca.

Le regole. Ne esistono alcune che appartengono al sistema del buon vivere. Gli oggetti dello scambio devono essere in buone condizioni. Le cose rotte, bucate, strappate, marce o non funzionanti hanno diritto a essere riciclate o buttate negli appositi Ecocentri, ma non girate a qualcun altro pur di non vederle più in casa. E poi la serietà e la puntualità. Se si promette lo scambio o si conferma un appuntamento, è buona norma rispettarlo. In questo caso, si consiglia sempre di valorizzare lo scambio locale, con persone della propria città o provincia.

Orientarsi tra i numerosi portali che popolano il web non è facile. Si può scegliere per “anzianità” o per numero di componenti o perché il sistema di scambio ci convince.

Zerorelativo con la sua community di quasi 100.000 annunci e una nucleo di barter (scambiatori nella lingua del sito) fatto da centinaia persone è il più longevo. Il sito si aggiorna continuamente di nuove offerte (hanno una scadenza quindi è consigliabile non perdere tempo). Trovata quella che interessa, si instaura un rapporto individuale con il proprietario a cui si offre il nostro equivalente l’oggetto da lui offerto. La valutazione dello scambio è lasciata alla contrattazione tra i singoli. Ovviamente senza allusioni al denaro.

Soloscambio prevede invece che il neo iscritto pubblichi una lista di oggetti che mette a disposizione della comunità. Il pubblico di riferimento è giovane, si iscrive tramite l’account di facebook e scambia prevalentemente libri, musica e videogiochi. Su Permutonline, anche il più navigato degli swapper si stupisce per la varietà e l’elevato valore dei beni scambiati, sebbene non sempre la permuta è vissuta dalle parti in totale assenza di denaro. Ci sono annunci dal sapore esotico come la possibilità di permutare villette in riva al Mediterraneo in Sicilia per appartamenti a Torino oppure terreni in Sardegna per il valore di una barca. Ridotti sono quelli alla portata di molte tasche, ma se vi siete annoiati del Rolex al polso, qui potrebbe esserci la risposta per voi.

Accanto alla classica valutazione binaria per cui sono le parti a decidere se e quanto convince l’oggetto ricevuto per quello scambiato, si fa avanti una modalità che cerca di portare ordine e oggettività al momento dello scambio. È ciò che accade in Cose(in)utili. L’iscrizione dà accesso a trenta crediti per un equivalente di 30 euro di bonus (1 credito = 1 euro) che consentono di mettere in circolazione i propri beni. Al momento dello scambio la persona che riceve l’oggetto, cede crediti in proporzione al valore di ciò che acquisisce. Chi ha scambiato può usare i crediti accumulati per, a sua volta, chiedere tempo o avere beni. Il sistema associa allo scambio di prodotti anche quello di competenze per un equivalente di 12 crediti per un’ora della propria giornata.

Infine Reoose, un eco-portale a tutti gli effetti che basa la sua attività sul baratto.  Tramite un sistema di crediti articolato ma ben gestito il sito ha presto aggregato un’ampia community. A testimonianza del buon riscontro, a distanza di otto mesi dal lancio, Reoose ha stretto una partnership con Bakeka.it storico portale di annunci gratuiti. L’accordo tra le due realtà ha posto l’alternativa dello scambio accanto a quella dell’annuncio, consentendo l’osmosi tra questi due grandi gruppi di utenti. Su Reoose, un credito equivale a 0,25 centesimi  e il valore degli oggetti scambiati viene affidato a una rigida legenda. In questo modo è l’oggetto stesso a determinare il suo valore e non l’utente. All’avvio vengono regalati cinque crediti, a cui si sommano  quelli che l’utente aggiunge attivando azioni social come condividere su facebook lo scambio o invitare amici. Acquisendo l’oggetto offerto da qualcun altro si guadagnano crediti che possono essere spesi per mettere in circolo un proprio oggetto. Il meccanismo è controllato e se si accumulano molti crediti si può decidere di devolverli a Onlus che possono così acquisire beni in più.

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