Diciamo NO agli OGM! Tra sabato 15 e domenica 16 giugno in Friuli Venezia Giulia sono stati seminati 7000 metri quadri di mais transgenico. Fidenato è tornato alla carica. Il reato – che è stato definito come provocatorio – è stato compiuto di fronte a 200 persone ed era stato preannunciato. Eppure, le istituzioni e le forze dell’ordine non sono intervenute.
Non abbiamo bisogno degli OGM, ma di preservare la biodiversità. È ora di dire basta. Per questo Slow Food e la Task Force per un’Italia Libera da OGM hanno deciso di convocare una manifestazione per giovedì 20 giugno 2013, alle ore 14.30, di fronte a Montecitorio.
Da mesi Slow Food denuncia il rischio di nuove semine di OGM non autorizzate nel nostro Paese, come già era avvenuto nella primavera del 2010. Il pericolo si è trasformato in realtà negli scorsi giorni e si teme che la minaccia possa presto proseguire.
Slow Food e la Task Force chiedono che i campi seminati illegalmente vengano distrutti, che non avvengano più semine non autorizzate e che venga applicata la clausola di salvaguardia da parte del Governo. Le semine di OGM mettono a rischio l’identità del nostro patrimonio agroalimentare e la ricchezza della nostra biodiversità.
Si tratta di una posizione condivisa dalla stragrande maggioranza degli agricoltori e dei cittadini, secondo quanto comunicato da parte di Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, all’interno dell’ultima newsletter dell’associazione. Tutti sono invitati a riunirsi di fronte a Montecitorio per una giornata di fondamentale importanza per il futuro del nostro cibo. Slow Food aveva già inviato un appello per il NO agli OGM ai politici e ai candidati alle elezioni, lo scorso gennaio. La speranza è che non continui a rimanere inascoltato.
Marta Albè
Fonte e foto: Newsletter Slow Food
Per ulteriori informazioni puoi contattarmi via e-mail all’indirizzo: [email protected].
Segui gli aggiornamenti del blog Radici su Facebook e Twitter.