Aloe vera: come coltivarla e utilizzarla

Camomilla è il nome comune della Matricaria chamomilla, erba spontanea nota per le sue proprietà calmanti e lenitive

Una piantina di aloe vera può essere coltivata facilmente in vaso sul proprio balcone o sul davanzale durante la stagione primaverile ed estiva, e all’interno delle mura domestiche durante i mesi più freddi.

L’aloe vera infatti resiste senza problemi ad una temperatura compresa tra i 20 ed i 30°C, ma ha bisogno di essere protetta dal gelo e dalle correnti fredde, in quanto si tratta di una pianta che ama particolarmente il clima caldo e secco.

L’aloe vera è uno dei rimedi naturali più utilizzati per la cura dolce della pelle. La sostanza gelatinosa presente all’interno delle foglie presenta infatti spiccate proprietà lenitive e calmanti, adatte a curare rossori, pruriti e screpolature della pelle, ma anche scottature solari ed altre piccole irritazioni. A livello fitoterapico, l’aloe vera viene utilizzata per la preparazione di prodotti venduti sotto forma di succo, dalle proprietà depurative o volte a favorire la digestione.

Per i piccoli fastidi della pelle è possibile utilizzare il gel d’aloe vera estratto dalle foglie della piantina in proprio possesso, facendo attenzione a staccarle dalla pianta con la massima delicatezza e ad inciderle in seguito con l’aiuto di un coltello, estraendo ogni volta solamente la quantità di gel d’aloe necessaria e procurandosi quindi un numero di foglie limitato, per non provocare lesioni alla pianta. Per questo raccomando di partire dalle foglie situate più in basso.

La pianta di aloe non necessita di potature. Nel caso compaiano delle foglie che iniziano a seccarsi, esse devono essere staccate dalla pianta con la massima attenzione. Per la coltivazione delle piantine non devono essere utilizzati fertilizzanti chimici: essi non sono necessari e potrebbero compromettere la qualità e la purezza del gel d’aloe vera che si otterrà.

Coltivare aloe vera in maniera biologica garantisce di applicare sulla propria pelle del gel d’aloe completamente puro. Se si ritiene che la propria piantina di aloe vera necessiti di fertilizzante, è possibile ricorrere all’utilizzo di concime organico o di compost casalingo.

Le piantine di aloe possono essere acquistate presso il proprio vivaio di fiducia, specificando di non voler ricevere una piantina trattata con fertilizzanti chimici, per poter utilizzare il gel d’aloe per uso esterno cosmetico e curativo. Altrimenti la pianta di aloe può essere moltiplicata per talea, oppure coltivata a partire dai semi, che possono essere ricavati dai suoi fiori, di colore arancione. Per ottenere dei semi fertili però, è necessario possedere piante di diverse varietà.

L’aloe vera non sopporta i ristagni d’acqua nei sottovasi e per questo motivo deve essere annaffiata con attenzione e con moderazione. In particolare, bisognerà direzionare l’acqua verso il terreno, facendo attenzione a non bagnare le foglie, che potrebbero soffrirne. Il terreno preferito dalla pianta di aloe è sabbioso e ben drenato. Di anno in anno la piantina aumenterà di dimensioni. Il momento ideale per effettuare il rinvaso è la primavera.

Il gel d’aloe vera ricavato dalle piantine casalinghe non deve essere ingerito, a causa della presenza al suo interno di aloina, una sostanza fortemente lassativa, che nei processi di lavorazione per ottenere il succo di aloe vera viene eliminata industrialmente.

Nonostante ciò, vi sono numerosi rimedi naturali a base di aloe vera che possono essere utilizzati a livello domestico, ad esempio per la cura della forfora, del mal di testa, dell’acne, dei dolori muscolari e altro ancora.

Leggete qui 20 tra i possibili utilizzi cosmetici e curativi dell’aloe vera.

Marta Albè

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