5 consigli per annaffiare l’orto in estate senza sprecare acqua

Con l’arrivo dell’estate, soprattutto se abitate in regioni particolarmente soleggiate, dovrete prepararvi ad affrontare periodi di particolare siccità, soprattutto in assenza di frequenti piogge estive serali che interessano solitamente i mesi più caldi, con riferimento a luglio e ad agosto. Ciò non significa che dovrete necessariamente consumare quantità d’acqua spropositate per l’annaffiatura dell’orto e delle piante. Vi basterà infatti cercare di seguire alcuni piccoli e semplici accorgimenti.

1) Regolate, per quanto possibile, la quantità dell’acqua da utilizzare. Se avete la necessità di innaffiare superfici estese, munitevi dell’attrezzatura corretta e fate in modo che sia dotata di un timer, cosicché non si verifichino sprechi d’acqua per dimenticanza o per distrazione. I timer possono essere normalmente programmati in modo che svolgano un annaffiatura quotidiana di una determinata durata. Nel caso possediate numerose piante in vaso, potreste pensare di munirvi di un irrigatore goccia a goccia. I momenti ideali per l’irrigazione dell’orto sono la mattina presto e dopo il tramonto.

2) In modo da poter mantenere il terreno alla corretta temperatura e ad un adeguato tasso di umidità, potrebbe esservi utile ricorrere alla pacciamatura, cioè alla sua copertura con materiali organici come foglie, rametti, frammenti di corteccia o materiali di scarto quali fibra di cocco e gusci del cacao, in vendita nei negozi di giardinaggio. La pacciamatura permette inoltre di tenere a bada la crescita di piante infestanti nell’orto e tra i fiori posizionati nelle vostre aiuole. Grazie alla pacciamatura, le vostre annaffiature saranno maggiormente oculate e meno orientate allo spreco d’acqua.

3) Annaffiature meno frequenti, ma che possano raggiungere il terreno e le radici più in profondità potrebbero essere la soluzione migliore per il vostro orto e per le vostre piante in estate. Annaffiature scarse, seppur regolari, potrebbero non risultare sufficienti e lasciare il terreno impoverito, soprattutto a causa dell’evaporazione dell’acqua. Provate a toccare con mano il terreno per verificarne il grado di umidità. Se poco al di sotto della superficie risulta già asciutto, è giunto il momento per innaffiare. Altrimenti potrete attendere fino alla mattina successiva.

4) Arricchire il terreno con del materiale organico, come compost casalingo o foglie secche, permetterà di regalare ad esso una maggiore capacità di assorbire e trattenere quell’acqua a cui le radici potranno via via attingere nell’attesa dell’annaffiatura successiva. Esistono in vendita dei prodotti sintetici per aumentare la capacità di assorbimento idrico dell’orto, ma la soluzione migliore rimane quella di optare per sostanze organiche e naturali (hummus) e per il compost casalingo, la cui preparazione permette, tra l’altro, di evitare che i nostri scarti alimentasi finiscano tra i rifiuti.

5) Per poter arginare il più possibile gli sprechi d’acqua, ricordatevi di porre in giardino o nelle vicinanze dell’orto dei secchi di raccolta per l’acqua piovana, in modo da poterla trasferire in seguito in un annaffiatoio ed utilizzarla così per annaffiare sia l’orto che le piante in vaso. Nel caso abbiate un orto sul balcone, non gettate assolutamente l’acqua di cottura di verdure e legumi (se non è stato aggiunto sale), ma tenetevi pronti a trasferirla in una bottiglia che terrete a portata di mano insieme ad un imbuto e ad utilizzarla per i vostri vasi, dopo averla diluita con acqua piovana o di rubinetto e dopo che si sarà raffreddata. Nel caso in cui dobbiate assentarvi per alcuni giorni, esiste la possibilità di acquistare dei vasi auto-irriganti per le piante, grazie ai quali esse saranno momentaneamente autonome in vostra assenza.

Marta Albè

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