Natale 3012

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La Magia del Natale si sa, si sposa perfettamente con tutto l’universo fiabesco. Grazie a questo connubio perfetto, ho il piacere di pubblicare in esclusiva per i lettori del nostro blog, una fiaba natalizia dal sapore futuristico. Ad inviarcela è Lina Raffaella Altamura, autrice di racconti per bambini, nonché nostra affezionata lettrice.

Lina Raffaella Altamura

Nata a Bari nel 1947, terza di tre fratelli, diplomata in ragioneria. Trasferitasi a Genova, ha lavorato per otto anni come segretaria presso varie ditte e poi come madre di due figli per il resto della vita. Ha parecchi hobby tra i quali scrivere racconti per bimbi.

È arrivata terza al primo concorso CortoCoop nel 2004 con un racconto per bimbi e al primo concorso ” parole in corsa ” organizzato dalla Atac di Roma è stata selezionata per la pubblicazione nel libro relativo.

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Natale 3012

Il rumore metallico che si espandeva nel capannone era assordante . Regnava una grande confusione passi frenetici che andavano e venivano, parole sussurrate, frasi dette a metà. Ognuno di loro aveva un compito ben specifico da fare: i più vecchi aprivano gli scatoloni accatastati che provenivano da alcune abitazioni situate in periferia, altri estraevano da essi strani nastri colorati luccicanti, palline rosse gialle azzurre, statuine di varie dimensioni e piccoli uomini immobili intenti a svolgere alcune attività. Tutto veniva messo in un angolo del capannone, dove delle inesperti mani cercavano di dare al tutto un certo ordine. ” Che strani oggetti venivano usati da quelle orribili creature – cosa facevano con tutte queste strane forme messe in scatole e rinchiuse come se si trattasse di oggetti rari o forse oggetti usati poche volte? La curiosità era tanta.

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Nulla poteva appagare la sua voglia di conoscenza in quanto non poteva chiedere niente a nessuno. Cosa fossero o come venissero usati quegli strani oggetti trovati negli edifici ormai vuoti di quelle strane persone, a meno di non correre il rischio di fare ricerche per conto proprio. Quella sera era libero da qualsiasi impegno poteva benissimo recarsi presso” l’edificio del sapere” lì aveva visto che molti si recavano, quasi di nascosto per scoprire le usanze di quella strana gente, forse poteva sapere qualcosa , ma cosa e come andare a cercare? Doveva parlarne con qualcuno, poter condividere i suoi dubbi con altri lo faceva stare meglio , però improvvisamente la paura lo assali . E se avesse scoperto qualcosa di terrificante avrebbe potuto essere accusato e avrebbe potuto passare dei guai. Doveva agire con cautela;

Alla sera uscendo dal lavoro sottrasse una piccola statuetta e una pallina , fece il tutto in maniera molto meccanica non sapeva a cosa potesse servirgli e si diresse verso” l’edificio del sapere”.

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Cominciò ad aprire quegli strani fogli, alcuni erano gialli ed un po’ impolverati ma per fortuna a lui non succedeva nulla anche se si fosse scatenata una tempesta di polvere, lui era una macchina. Si trovò sotto gli occhi dei disegni che non avevano alcun senso almeno per lui, e così preso sempre da frenetica curiosità comincio ad aprire altri fogli . Ecco cominciava a trovare qualcosa di uguale a quello che aveva tolto dagli scatoloni i colori erano differenti ma le forme erano uguali! L’ unica cosa da fare era sottrarre l’insieme dei fogli e portarlo via tanto da poterlo leggere e confrontarlo con calma ai suoi oggetti. Una volta giunto a casa decise di iniziare la sua indagine. Vi erano tante cose che lo cominciavano ad affascinare ed incuriosire. Aveva scoperto che le palline venivano messe sugli alberi insieme a fili luccicanti ed inoltre vi erano delle bellissime foto di paesaggi con le statuine uguali a quelle trovate, animali, case con luci scintillanti.

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C’era solo da scoprire perché abbellivano così le case e per quale motivo. Era arrivato alla conclusione che il tutto era anche legato ad una data perché vi erano molti appunti scritti a mano, no, non erano appunti semplici ma qualcosa di differente in quanto non erano stati scritti con i soliti segni uguali freddi e precisi ma erano tondeggianti , forse scritti dalla mano di un bimbo. (il foglio e scolorito e non si riesce a leggere l’anno) Anche quest’ anno è arrivato Natale, a scuola stiamo preparando un albero enorme con tante palline e fili colorati anche se a me piace di più il presepe. Intorno a me vedo solo facce vuote e tristi eppure ho sempre sentito dire che il Natale è la festa dell’ amore. I miei compagni di scuola sono cattivi come al solito e in giro vi è tanta cattiveria e violenza, la mia famiglia si preoccupa solo di acquistare tante cose buone da mangiare ; a me piacciono tanto ma vorrei dividerle con il mio amichetto Matteo che è tanto povero. Devo ricordarmi di scrivere una lettera a Gesù Bambino cosi mi aiuterà a fare diventare vero il mio desiderio :lui è buono e ascolta tutti specialmente i bimbi. A questo punto il robot che aveva in mano quel foglio di diario percepì una strana sensazione.

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“Le macchine non si lasciano sopraffare dai sentimenti, proprio per questo abbiamo sostituito noi gli esseri umani. Loro stavano distruggendo il mondo i loro sentimenti erano scomparsi, l’ amore era scomparso dalla loro vita. Possibile che un bimbo avesse tanto amore nel suo piccolo cuore ed un essere adulto solo odio? Il robot cominciò a riflettere sull’accaduto doveva senz’altro parlarne con gli altri. Loro aiutavano i più deboli e poveri il loro era un mondo felice e sereno. Il robot più emancipato si metteva a disposizione del meno fortunato e passava a lui la sua esperienza ed il suo sapere per facilitarlo nell’apprendere e poter ottenere una vita più felice. Aiutare il meno fortunato era questo che chiedeva il bimbo nei fogli a quel “Gesù Bambino” Avevano tolto la povertà però perché togliere le cose belle che gli umani con l’apatia o la sete del volere sempre di più, avevano distrutto? Sebbene macchina senti un forte calore dentro di se e decise di fidarsi dei suoi superiori e sottoporre loro il caso del piccolo bimbo tanto che il suo desiderio fosse esaudito. Anche loro avrebbero usato palline e fili colorati per abbellire alberi e case il giorno che il piccolo bimbo aveva scritto su quel foglio…..

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Autrice : Lina Raffaella Altamura

Illustrazioni di : Vatta Bianca

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