La metallo-cromoterapia

Oggi voglio parlarvi di come gli effetti terapeutici della metalloterapia possono essere potenziati creando una sinergia con la cromoterapia. Facendo riferimento non al colore che noi vediamo ma alla vibrazione intrinseca del metallo, che trova una sua corrispondenza nel campo colore, è possibile scegliere in maniera mirata il metallo da utilizzare nei diversi squilibri ed ottenere ottimi risultati in diversi problematiche: per ridare tono ed energia al sistema nervoso, per aiutare la disintossicazione dell’organismo e dunque eliminare tossine, per risolvere problemi circolatori.

 

La metalloterapia ha radici antichissime, risale all’epoca preistorica ma i primi studi furono svolti da Filippo Teofrasto Paracelso e poi, approfonditi da Steiner e Pelikan. Alla base della metalloterapia vi è il concetto che esiste un legame fra i vari metalli e le forze energetiche dell’universo e che ognuno di questi ha la caratteristica di influenzare l’equilibrio del nostro organismo.

D’altronde, da sempre è nota la presenza di metalli nel nostro organismo. Lo stesso Steiner, fondatore della medicina antroposofica, sfruttò i principi della metalloterapia per svolgere i propri studi di oligogemmoterapia e litoterapia.

Allo stato naturale, i metalli non sono assimilabili e dunque per renderli tali è necessario trasformarli in preparati omeopatici, oli, o essenze.

Il principio su cui si basa è che ogni pianeta è strettamente collegato ad un metallo: Venere con il rame, Mercurio con il mercurio, Marte con il ferro, Saturno con il piombo, la Luna con l’argento e il Sole con l’oro. Pensate un po’, l’argento è strettamente correlato alla Luna che come è ben noto, ha un ciclo di ventotto giorni come il ciclo mestruale femminile; e l’argento non è forse è in grado di influenzare l’attività degli organi sessuali?

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La metalloterapia è un rimedio naturale, privo di effetti collaterali poiché appunto si avvale dell’irradiazione dei metalli, che viene effettuata tramite l’applicazione di placche. I plessi nervosi assorbono questa irradiazione e la trasmettono agli organi che presentano situazioni di squilibrio.

Oggi voglio però soffermarmi su come gli effetti terapeutici della metalloterapia possono essere potenziati creando una sinergia con la cromoterapia. Facendo riferimento non al colore che noi vediamo ma alla vibrazione intrinseca del metallo, che trova una sua corrispondenza nel campo colore, è possibile scegliere in maniera mirata il metallo da utilizzare nei diversi squilibri ed ottenere ottimi risultati in diversi problematiche: per ridare tono ed energia al sistema nervoso, per aiutare la disintossicazione dell’organismo e dunque eliminare tossine, per risolvere problemi circolatori.

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Nella pratica, potete utilizzare il colore con braccialetti, acqua dinamizzata cioè acqua nella quale è stato immerso un metallo e poi sottoposta a succussione, oppure potete assumerlo come prodotto omeopatico. Ed ora, ecco a voi le corrispondenze…

ROSSO: ferro, titanio, bismuto, zinco rame (che irradia anche il verde);

ARANCIONE: selenio, ferro, calcio, nichel, zinco, manganese;

GIALLO: calcio cromo, zinco, stronzio, cadmio, cobalto, manganese, alluminio, titanio, oro, bario;

VERDE: sodio, rame, nichel, cromo, cobalto, platino, alluminio, titanio;

AZZURRO: stagno, piombo, rame, zinco, cadmio, alluminio, titanio;

INDACO: ferro, stronzio, titanio e cromo;

Provate, partendo dalle piccole cose…magari, con un braccialetto!

 

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