Oggi è l’Earth Day . Come ogni 22 aprile, molti ambientalisti si batteranno, e giustamente, per parlare delle tre R, “riduco, riuso, riciclo”, azioni importanti e meritevoli. Ma, oggi, vorrei concentrarmi su una lettera diversa: la V di vegan, che indica non solo il rispetto per l’ambiente, ma anche per sé stessi e, soprattutto, per gli animali che lo popolano. Il modo migliore per onorare la Giornata della Terra, allora, non è forse proprio quello di iniziare a prendere in considerazione questa scelta?

Oggi è l’Earth Day . Come ogni 22 aprile, molti ambientalisti si batteranno, e giustamente, per parlare delle tre R, “riduco, riuso, riciclo”, azioni importanti e meritevoli. Ma, oggi, vorrei concentrarmi su una lettera diversa: la V di vegan, che indica non solo il rispetto per l’ambiente, ma anche per sé stessi e, soprattutto, per gli animali che lo popolano.
Il modo migliore per onorare la Giornata della Terra, allora, non è forse proprio quello di iniziare a prendere in considerazione questa scelta? Se ogni vegano risparmia la vita di oltre 100 animali ogni anno e i cibi vegani (oltre ad avere un ottimo sapore) sono buoni anche per la nostra salute, perché privi di colesterolo e generalmente a basso contenuto di grassi saturi e calorie, sono molti i motivi per cui chi ha a cuore l’ambiente, gli animali o la salute, dovrebbe celebrare la Giornata della Terra con la V nel piatto, nella testa e nel cuore. Io ne ho trovati 4:
- MENO GAS SERRA
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l’industria della carne è una delle fonti più significative per i più gravi problemi ambientali, a tutti i livelli, dal locale al globale. Basta pensare ai gas a effetto serra, per esempio: il settore zootecnico è una delle più grandi fonti di anidride carbonica e la più grande fonte di metano e protossido di azoto, che sono, rispettivamente, 25 e 300 volte più potente del biossido di carbonio. Uno studio pubblicato lo scorso ottobre dalla Commissione europea ha rilevato che il passaggio al vegetarianismo raddoppia i risparmi di emissioni di CO2 rispetto all’adozione di una macchina elettrica. - RISPARMIO IRIDICO
I vegani usano anche meno acqua. Ci vogliono circa 15.500 litri d’acqua per produrre un chilo di carne di manzo, a fronte di appena 1.000 litri per produrre un chilo di grano. Il rapporto delle Nazioni Unite spiega come l’industria del bestiame abbia “un ruolo chiave nel crescente uso dell’acqua” e sia “probabilmente la più grande fonte settoriale di inquinamento delle acque”. Siamo in grado di risparmiare più acqua, non mangiando un chilo di carne che non facendo la doccia per sei mesi. Anche il processo di trasformazione delle carni di mucche, maiali, polli e tacchini richiede molta acqua, oltre che a inquinarla. - RISPARMIO ENERGETICO
Possiamo anche risparmiare energia semplicemente mangiando cibo vegan, piuttosto che carne, uova e latticini. Secondo la PETA, ci vogliono circa 11 volte meno combustibili fossili per produrre un grammo di proteine vegetali che non per produrre un grammo di proteine animali. L’allevamento di animali per scopi alimentari consuma energia preziosa dall’inizio e per tutta la filiera, dalla crescita di enormi quantità di mais, grano e soia, passando per il trasporto, l’azionamento dei mulini, il trasporto dei cibi ne gli allevamenti, l’alimentazione dei macelli, degli impianti di trasformazione e quelli di refrigerazione. - LOTTA ALLA DEFORESTAZIONE
Gli allevamenti degli animali per la loro pelle e la loro carne ha un peso terribile su foreste del mondo. L’ONU dice che la produzione animale è un ‘fattore chiave’ della deforestazione, soprattutto in America Latina, dove vaste aree di terreno della foresta pluviale sono state cancellate per far posto al bestiame al pascolo. Il risultato non è solo l’erosione della foresta pluviale, ma anche la crescita dell’effetto serra, anche a causa dell’anidride carbonica emessa durante la combustione.
E, secondo voi, ci sono altri motivi per cui una scelta vegana può far bene all’ambiente?