Corbezzolo: come coltivare e curare “l’albero d’Italia” dai frutti dimenticati (ma buonissimi)

Scopri come coltivare il corbezzolo , considerato l'albero simbolo dell'Unità d'Italia e riscoprire i suoi buonissimi frutti dalle mille proprietà

Il corbezzolo è una pianta arbustiva sempreverde, appartenente alla famiglia delle Ericaceae, la stessa del mirtillo ed è diffusa in tutte le regioni a clima mediterraneo e non solo. È possibile trovarlo anche in Irlanda e in Marocco.

Può raggiungere un’altezza di 5-10 metri, ha una forma elegante e ramificazioni folte, che presentano foglie coriacee, dalla forma lanceolata e con bordi seghettati, lucide e di colore verde scuro sulla parte superiore, mentre sul retro sono più chiare ed opache.

Il corbezzolo produce dei fiori bianchi, a volte leggermente rosati, che hanno forma di campana e sono molto apprezzati, nonché visitati, dagli insetti impollinatori. La fioritura può verificarsi tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Il corbezzolo produce anche dei frutti, molto gustosi e particolarmente apprezzati come alimento (possono essere mangiati freschi, oppure utilizzati per preparare marmellate, sciroppi, liquori e dolci), i quali presentano un colore rosso-arancio brillante (nel momento di piena maturazione) e sono caratterizzati da un aspetto che li rende molto simili a delle piccole fragole.

I frutti di corbezzolo maturano nell’autunno dell’anno successivo alla fioritura, quindi è comune vedere sia i fiori che i frutti sull’albero nello stesso periodo.

Storia ed origini del corbezzolo

corbezzolo

©Javiperhez/123rf

Originario dell’Europa meridionale, del Nord Africa e delle regioni temperate dell’Asia occidentale, il corbezzolo trova riscontri sin dall’antichità, venendo ad esempio citato nell’Eneide di Virgilio. Questo albero è stato associato a varie leggende e miti nel corso della storia, e la sua fama è cresciuta anche grazie alla sua presenza in molte tradizioni culturali.

Gli antichi romani, ad esempio, consideravano il corbezzolo un simbolo di buon auspicio e prosperità. Nel corso dei secoli, il corbezzolo ha assunto un ruolo imporrante nella tradizione culinaria e medicinale di parecchie culture: i frutti, le foglie e la corteccia venivano utilizzati per le loro presunte proprietà medicinali, come per la cura delle infezioni delle vie urinarie e dei disturbi dell’apparato digerente.

Il nome scientifico del corbezzolo, Arbutus unedo, viene da coniato da Linneo e deriva  da una frase latina che significa “mangio solo una volta”,  probabilmente in riferimento al sapore dei frutti non completamente maturi (i frutti, se consumati acerbi, hanno un sapore aspro ed astringente).

Varietà di corbezzolo

Esistono diverse varietà di corbezzolo, vediamo insieme alcune delle piu famose.

  • Arbutus unedo: la specie più diffusa, con frutti rossi-arancioni che maturano in autunno.
  • Arbutus marina: conosciuta anche come corbezzolo americano, è apprezzata per la sua resistenza al freddo.
  • Arbutus andrachne: chiamato anche corbezzolo greco o di cipro, è una varietà originaria del Medio Oriente, nota per i suoi frutti commestibili.
  • Arbutus menziesii: comunemente chiamato corbezzolo del Pacifico, è originario della costa ovest del Nord America.

Come coltivare in giardino il corbezzolo

Per la coltivazione in giardino, è fondamentale selezionare un’area che goda di una buona esposizione al sole e che sia ben drenata.

Il corbezzolo può crescere anche su terreni poveri, ma preferisce un substrato leggermente acido.

Una volta piantato, la pianta richiede cure minime, ma una potatura periodica potrà risultare un valido aiuto sia per mantenere la forma desiderata che per preservare la salute dell’albero.

Dove posizionare il corbezzolo

Il corbezzolo preferisce luoghi soleggiati e ben esposti alla luce solare diretta.

Si tratta di una pianta che si adatta bene a climi temperati e mediterranei, ma può anche tollerare temperature leggermente più rigide se piantato in un luogo riparato dai venti freddi.

Come coltivare in vaso il corbezzolo

La coltivazione del corbezzolo in vaso è possibile, rendendo questa pianta accessibile anche a chi dispone di uno spazio limitato.

Dovrete scegliere un vaso sufficientemente grande e poroso per garantire il drenaggio dell’acqua in eccesso.

Assicuratevi inoltre di utilizzare un terriccio di qualità, che sia adatto alle piante acidofile, e di posizionare il vaso in un’area ben soleggiata.

Come fare la talea di corbezzolo

La talea è uno dei metodi di propagazione più comuni per il corbezzolo. Vi consigliamo di eseguire la talea durante la primavera o l’autunno. Prendete dei rametti giovani e sani da circa 15-20 cm di lunghezza e rimuovete le foglie dalla base. Piantate le talee in un terreno umido e ben drenato e ricordate di mantenerne costante l’umidità,  fino a quando le radici non si saranno sviluppate.

Quando seminare il corbezzolo

Il corbezzolo può essere propagato anche tramite i semi, da seminare preferibilmente in primavera. Prima della semina, è consigliabile metterli in acqua per 24 ore, al fine di ammorbidirli e per migliorarne la  futura germinazione. Successivamente, piantate i semi in un substrato fertile e ben drenato e mantenete il terreno costantemente umido fino alla comparsa dei germogli.

Come e quando potare il corbezzolo

Il momento ideale per eseguire interventi di potatura risiede nella primavera, dopo la fioritura. Rimuovete i rami morti e quelli danneggiati, e riducete leggermente la chioma per favorire una crescita sana ed uniforme. Tuttavia, il corbezzolo è una pianta che tende a mantenersi compatta, quindi gli interventi di potatura non dovranno essere invasivi ma abbastanza leggeri.

Quale terreno usare e dove posizionare il corbezzolo

Il corbezzolo si adatta a vari tipi di terreno, purché siano ben drenati. Il pH del suolo dovrebbe essere leggermente acido per favorire una crescita sana e rigogliosa della pianta. Inoltre, il corbezzolo apprezza l’esposizione al sole per gran parte della giornata, quindi scegliete un luogo che sia sempre ben illuminato.

Ogni quanto annaffiare il corbezzolo

Il corbezzolo è una pianta resistente alla siccità, che richiede annaffiature regolare sopratutto nei mesi estivi. Dovrete sempre assicurarvi che il terreno sia ben drenato per evitare i ristagni d’acqua, i quali potrebbero danneggiare le radici e portare al marciume delle stesse.

Quando fiorisce il corbezzolo

Fiorisce in autunno avanzato producendo dei fiori riuniti in grappoli che danno i frutti l’anno successivo, così, nella pianta sono presenti i fiori bianchi e i frutti di colore rosso, che insieme al verde delle foglie, ricordano il tricolore italiano. Il frutto è una bacca commestibile, simile ad una grossa ciliegia dalla polpa gialla e la superficie granulosa.

Quali sono le malattie ed i parassiti del corbezzolo

Il corbezzolo è generalmente una pianta resistente e non è soggetto a gravi problemi di malattie o parassiti. Tuttavia, può essere vulnerabile a qualche inconveniente, tra cui:

  • Antracnosi: una malattia fungina che colpisce le foglie ed i frutti, causando macchie scure e deformazioni.
  • Oidio: è una malattia fungina che provoca una patina biancastra sulle foglie, compromettendo la fotosintesi.
  • Afidi: sono degli insetti parassiti che si nutrono della linfa, indebolendo la pianta e facilitando l’insorgenza di malattie.
  • Cocciniglia: altri insetti parassiti che si annidano sulla pianta e succhiano la linfa, provocando ingiallimento ed indebolimento delle foglie.

Come si mangiano i frutti del corbezzolo

corbezzolo

@123rf

Nonostante il corbezzolo sia diffuso nel paesaggio italiano, i suoi frutti sono spesso trascurati. Questi frutti, chiamati anche “corbezzoli”, sono ricchi di vitamine e antiossidanti. Una volta erano un alimento comune nelle diete rurali e venivano usati per preparare marmellate, liquori e altre prelibatezze. Con l’avvento della modernizzazione e l’accesso più facile ad altri tipi di frutta, il corbezzolo è stato gradualmente dimenticato. Anche se negli ultimi anni c’è stata una riscoperta e non è rado tornare a vederlo nei supermercati, ma come si mangiano i corbezzoli?

Il corbezzolo può essere soggetto a molteplici utilizzi, sia a scopo ornamentale che gastronomico. I frutti, chiamati “corbezzoli”, sono commestibili e possono essere consumati direttamente freschi, oppure si possono impiegare per preparare marmellate, liquori e sciroppi.

In alcune tradizioni culinarie regionali, vengono utilizzati anche nella produzione di dolci e torte.

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Il corbezzolo è una pianta versatile in cucina e i suoi frutti maturi possono essere utilizzati in diverse preparazioni. Possono essere aggiunti alle macedonie, usati per decorare dolci, yogurt e gelati, o semplicemente mangiati freschi come uno squisito spuntino autunnale. La maturazione dei frutti avviene tra fine ottobre e dicembre, quando raggiungono un colore rosso intenso.

Una delle ricette più conosciute per sfruttare i frutti del corbezzolo è quella per preparare una gustosa confettura.

Confettura di Corbezzolo

Ingredienti

  • 1 kg di polpa di corbezzoli maturi
  • 350-700 g di zucchero di canna (a seconda della preferenza di dolcezza)
  • Scorza di un limone non trattato
  • 1 bicchiere di acqua

Procedimento

  1. Lavate accuratamente i frutti e metteteli in una pentola capiente da cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti.
  2. Passate i frutti al setaccio per ottenere una purea omogenea e poi aggiungete la scorza di limone grattugiata e l’acqua.
  3. Rimettete la miscela sul fuoco e mescolate di tanto in tanto fino a ottenere un composto denso e omogeneo.
  4. Trasferite la vostra deliziosa marmellata di corbezzoli nei barattoli precedentemente sterilizzati.

Con questa gustosa confettura, potrete assaporare la dolcezza e il caratteristico sapore del corbezzolo in un delizioso prodotto da gustare durante l’autunno e l’inverno.

Proprietà officinali del corbezzolo

Il Corbezzolo è ricco di proprietà terapeutiche è:

  • astringente ed antidiarroico;
  • antinfiammatorio delle vie biliari, del fegato e di tutto l’apparato circolatorio;
  • antispasmodico dell’apparato digerente;
  • diuretico, antisettico e antinfiammatorio delle vie urinarie.

Tali proprietà medicamentose, sono racchiuse soprattutto nelle sue foglie, ricche di tannini e fenoli mentre i frutti vantano un notevole contenuto di pectina, zuccheri e vitamine e vengono raccolti maturi fra novembre e dicembre.

In fitoterapia, le foglie di Corbezzolo sotto forma di infuso vengono sfruttate in caso di affezioni delle vie urinarie, dei reni ma anche in caso di febbre e diarrea.

Tisana al corbezzolo

Potete preparare anche voi una tisana partendo dalle foglie essiccate e ottima da bere in caso di cistite e infiammazioni delle vescica. Fate così: lasciate in infusione 6 – 7 g. di foglie di Corbezzolo in acqua bollente per circa 15 minuti, filtrate e bevete. Potete preparare anche un decotto da utilizzare come tonico astringente per il viso. Ottimo è anche il miele di Corbezzolo dal gusto delicato, un po’ amarognolo ha proprietà balsamiche, antisettiche, diuretiche e antispasmodiche.

https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/nutrizione/corbezzolo-come-coltivarlo-benefici/

Come conservare i frutti di corbezzolo

I corbezzoli sono frutti delicati e facilmente deperibili, quindi è preferibile consumarli freschi, appena raccolti. In alternativa, si possono utilizzare per preparare conserve e confetture, che possono essere conservate per un periodo più lungo.

Qual è il significato simbolico del corbezzolo

In alcune tradizioni, il corbezzolo è associato alla prosperità ed all’abbondanza, venendo considerato un simbolo di buona fortuna e fertilità.

Inoltre, la pianta è spesso legata ai concetti di longevità e resistenza, poiché è in grado di sopravvivere in ambienti difficili e mantenere la sua bellezza nel corso degli anni.

Perché è conosciuto anche come l’albero d’Italia?

In pochi sanno che proprio il corbezzolo è considerata la pianta nazionale d’Italia, uno dei simboli patri italiani usati nel Risorgimento.  Questo perché in autunno presenta sullo stesso ramo foglie verdi, fiori bianchi e frutti rossi, proprio come la bandiera italiana. Ma la storia del corbezzolo come simbolo dell’Unità d’Italia è intrisa di significati profondi. Durante il processo di unificazione italiana nel XIX secolo, il corbezzolo è stato adottato come simbolo di resistenza, unità e rinascita. Il suo carattere autoctono e la sua presenza in diverse regioni hanno fatto di esso un emblema di una nazione unita ma diversificata.

La pianta era spesso citata in discorsi patriottici e in poesie. Il suo aspetto robusto e la sua capacità di prosperare in condizioni avverse hanno fornito un parallelo convincente con la lotta per l’unificazione e l’indipendenza della nazione.

Oltre al contesto storico, il corbezzolo incarna anche valori culturali che gli italiani tengono cari. La sua resilienza e la sua capacità di adattarsi riflettono l’indomito spirito italiano, mentre i suoi frutti dimenticati simboleggiano le tradizioni e le pratiche che meritano di essere conservate e valorizzate.

Un eroe silenzioso che resiste agli incendi

Una delle caratteristiche più sorprendenti del corbezzolo è la sua resistenza agli incendi. Grazie alla sua corteccia spessa e ai suoi meccanismi di rigenerazione rapida, questo albero è in grado di sopravvivere a condizioni estreme. In un’epoca in cui gli incendi boschivi stanno diventando sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, la resilienza del corbezzolo lo rende un elemento prezioso per la protezione del suolo e la conservazione degli ecosistemi.

In Italia, il corbezzolo è  addirittura la pianta nazionale, ed è uno dei simboli patri italiani: a partire dall’Ottocento, durante il Risorgimento, il corbezzolo diventa simbolo nazionale, grazie anche al Pascoli che in un’ode alla pianta , ricorda il passaggio narrato da Virgilio nell’Eneide, dove Pallante, figlio di Evandro re degli Acardi, viene ucciso da Turno e poi adagiato su dei rami della pianta.

Anche grazie ai suoi colori, che in autunno assumono tonalità simili a quelle della bandiera nostrana, il corbezzolo diventa un simbolo del Tricolore e dell’unita nazionale, è per questo anche chiamato la pianta di Garibaldi.

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