L’arte aborigena continua a mantenere un forte legame con la terra, con il vento e con il fuoco, elementi primari della natura che rappresentano il mondo rituale e sacro di questa cultura, la più antica del mondo
Una storia lunga 50.000 anni, tradizioni e rituali tramandati nei secoli che ancora oggi riescono a mantenere la propria identità nonostante il trascorrere del tempo e le influenze occidentali.
É l’arte aborigena, che continua a mantenere un forte legame con la terra, con il vento e con il fuoco, elementi primari della natura che rappresentano il mondo rituale e sacro di questa cultura, la più antica del mondo.
Proprio questi tre elementi danno il titolo ad una interessante mostra organizzata dalla Galleria Gracis di Milano con l’intento di contribuire ad affrancare l’immagine dell’arte aborigena moderna dalla visione eurocentrica (che da sempre confina i manufatti aborigeni all’etnografia) evidenziando la contemporaneità di questo linguaggio artistico.
Non a caso è a questa e alle altre culture figurative extraeuropee che, a partire dagli inizi del Novecento, l’arte contemporanea occidentale attinge per arricchire e rivitalizzare il proprio linguaggio artistico.
“Earth Wind and Fire”, che verrà inaugurata giovedì 13 novembre e sarà visibile fino al 14 dicembre, metterà in mostra 50 opere provenienti dalla una galleria londinese specializzata in arte aborigena, la JGM ART di Jennifer Guerrini Maraldi. Per maggiori informazioni potete visitare il sito della Galleria Gracis.
Ecco alcuni tra gli artisti aborigeni moderni più importanti:
Barbara Moore
Bertha Linty
Betsy Napangardi Lewis
Bob Gibson
Caroline Noidoo
Claude Carter
Dhurrumuwuy Marika
Faith Butler
Jack Dale