Beagle di Green Hill liberi per sempre! Al via l’affidamento definitivo

Liberi tutti, per sempre. A quasi un anno dal sequestro, la Procura della Repubblica di Brescia ha disposto l’affido definitivo dei 2.639 cani salvati da Green Hill, oltre quelli nati fuori dall’allevamento lager, accogliendo l’istanza del legali di Legambiente e Lav e autorizzando le procedure per la cessione definitiva degli animali.

È una informazione alle famiglie affidatarie a rivelarmelo: “nei prossimi giorni ti comunicheremo le procedure disposte dalla Procura e che dovrai seguire alla lettera. Finché le procedure non saranno realizzate con il passaggio formale disposto dalla Procura, lo stato giuridico degli animali resta invariato”. Ormai si può dire senza segreto: giammai avrei ridato Vivi indietro, ma questa notizia non può che riempire il cuore di gioia.

Gioisce il mondo animalista, autore di una vittoria che sta ispirando lotte per la liberazione animale in tutto il mondo. Si entusiasmano le associazioni a cui i cani erano stati affidati, Lav e Legambiente, compagne fedeli in questo lungo viaggio verso la libertà. “Si tratta di una bellissima notizia – ha detto Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – una vittoria importante conseguita grazie all’istanza presentata dai nostri legali e da quelli della Lav e che ci ripaga del grande lavoro, portato avanti l’estate scorsa con impegno e determinazione, per ridare la libertà a questi cani destinati alla sperimentazione animale”.

Rossella undici mesi fa me lo aveva promesso, sui binari della stazione, in attesa che arrivassero i primi cani liberati a Montichiari. Avrebbero ridato loro la libertà e ha mantenuto la parola data, come conferma l’autorizzazione arrivata dalla Procura di Brescia. Così, al caldo di un abbraccio e lontano dai laboratori e dagli aguzzini che li avrebbero sottoposti a un orribile vita di dolore, reclusione e inferno, i begale di Green Hill sono salvi per sempre, finalmente è la legge a dirlo.

vivi

Ma c’è di più: questa decisione ribadisce la validità della posizione assunta dalle associazioni animaliste nel procedimento giudiziario in cui è coinvolta la struttura. Non resta che continuare a lottare affinché Green Hill chiuda definitivamente e i responsabili di eventuali reati vengano puniti con pene esemplari.

“Dove non v’è libertà non può esservi legalità”

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