Il 27 gennaio 1945, vengono aperti i cancelli di Auschwitz e liberati i pochi sopravvissuti. Ricordare è solo la premessa affinché quanto è accaduto possa non accadere ancora. Dobbiamo imparare a pensare alla diversità come un immenso valore. L'incontro con l'altro è sempre un confronto, mai una discriminazione.

b2ap3_thumbnail_download2_20140127-034111_1.jpg
Il 27 gennaio 1945, vengono aperti i cancelli di Auschwitz e liberati i pochi sopravvissuti. Milioni di uomini, donne e bambini ebrei, zingari, omosessuali e disabili furono sfruttati e sottoposti ad ogni tipo di tortura.
Il 27 gennaio ci ricorda che l’umanità è capace di generare il male, l’odio, le tenebre.
Ricordare è un obbligo ma non può essere fine a se stesso. Non possiamo farlo solo in questo giorno.
Ricordare è solo la premessa affinché quanto è accaduto possa non accadere ancora.
Dobbiamo imparare a pensare alla diversità come un immenso valore. L’incontro con l’altro è sempre un confronto, mai una discriminazione.
La diversità è cultura, ricchezza, scambio, crescita.
Ricordiamocene e comportiamoci di conseguenza. Non solo oggi!