Wordle, l’algoritmo per vincere sempre nella sfida enigmistica che spopola su TikTok e Twitter

Wordle è il gioco più popolare del momento, che ha conquistato milioni di persone in pochi mesi. Ecco l'algoritmo che aiuta a vincere

Wordle è il gioco di parole più popolare del momento, che ha conquistato milioni di persone in pochi mesi. Per aiutare gli utenti a indovinare la parola del giorno un data scientist spagnolo ha creato un algoritmo vincente 

È nato soltanto lo scorso anno, ma ha già conquistato milioni di utenti diventando il gioco più in voga del momento e più chiacchierato su Twitter e TikTok. Sicuramente avrete capito che stiamo parlando di Wordle, un puzzle game gratuito disponibile online. Per vincere bisogna risolvere una sorta di rebus che cambia ogni giorno, ma indovinare la parola al primo colpo è un’impresa impossibile o quasi. Ad aiutare i giocatori ci ha pensato uno scienziato spagnolo, che ha messo a punto una strategia che permette di azzeccare la parola segreta dal giorno, vincendo il 99% delle sfide. Scopriamo in cosa consiste, ma prima vediamo come funziona il popolarissimo gioco, considerato da molti l’erede dell’altrettanto fortunato Ruzzle.

Come funziona Wordle

Ad ideare il gioco di parole online nel 2021 è stato Josh Wardle, un ingegnere informatico di Brooklyn, ma sicuramente non si sarebbe mai aspettato che la sua invenzione avrebbe ottenuto un successo planetario.

Nel gioco possono cimentarsi tutti accedendo al sito web dedicato. Ogni giorno c’è una nuova parola diversa da individuare. Tutte le parole sono in inglese, ma non è necessario essere madrelingua per avere buoni risultati. Usando la tastiera bisogna inserire le lettere dell’ipotetica parola: nel caso in cui la lettera scelta sia corretta e si trovi nella posizione esatta, la casella si colora di verde; invece se la lettera inserita è presente  nella parola ma non è nella posizione giusta, il box diventa giallo; infine, se la lettera scelta non è compresa nella parola di quel giorno, il box diventa grigio. Per indovinare la parola si hanno a disposizione solo sei tentativi.

L’algoritmo che aiuta a indovinare la parola del giorno

Indovinare la parola del giorno può risultare abbastanza difficile per alcuni. Ma, come anticipato, c’è chi è riuscito a sviluppare un algoritmo di grande aiuto per chi vuole vincere. A crearlo è stato Esteban Moro, professore e data scientist dell’Università Carlos III di Madrid.

Ma in cosa consiste questo metodo? La strategia di Moro è piuttosto semplice. Per esempio, ogni volta bisogna cominciare a giocare inserendo sempre la stessa parola, ovvero “aeros” (che contiene le cinque lettere più utilizzate in lingua inglese). L’esperto è arrivato a questa conclusione grazie all’aiuto di R, un linguaggio di programmazione e un ambiente di sviluppo pensato per agevolare e rendere più veloce l’analisi statistica dei dati. Moro ha quindi creato una sorta di “copia” di Wordle a fini di analisi statistica, un altro gioco basato su un numero limitato di tentativi per indovinare una delle oltre 12 mila parole inglesi composte da 5 lettere.

Successivamente sono state fatte una serie di simulazioni, iniziando ogni partita con la parola “aeros”. In questo modo il programma si limitava a scegliere una parola a caso tra quelle a disposizione e la parola segreta veniva scoperta nell’80% dei casi, impiegando un numero di tentativi pari a 5.1 in media.

L’esperto, però, ha voluto spingersi oltre, apportando alcune migliorie alla prima versione dell’algoritmo.

Le soluzioni di ogni giorno non vengono scelte a caso dall’elenco di possibili parole di 5 lettere nel dizionario inglese. – ha spiegato Moro – Lo stesso Wardle ha detto in un’intervista al New York Times di aver ristretto l’elenco delle parole di Wordle a circa 2.500 che molto probabilmente saranno conosciute dal suo partner (il primo destinatario del gioco). Ciò significa che ci sono alcune parole che hanno più probabilità di essere quella target rispetto ad altre. Per vederlo, tracciamo le distribuzioni del rango delle risposte passate nel corpus di parole dell’inglese. Utilizzeremo due fonti: il corpus di parole di uso comune del Google Web Trillion Word Corpuse e l’elenco di frequenza delle parole BNC.

Partendo sempre dalla parola “aeros”, la scelta delle parole successiva veniva leggermente ristretta a quelle più comuni nella lingua inglese – grazie all’aiuto di un indice realizzato appositamente). Se per le parole scelte a caso le capacità di soluzione dell’algoritmo variavano di poco, per quelle che Wordle aveva già selezionato in partite precedenti i numeri aumentavano di molto: così l’algoritmo era in grado vincere il 99% delle sfide.

Niente male no?

Per scoprire nel dettaglio la strategia di Esteban Moro CLICCA QUI 

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Fonte: Esteban Moro

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