Così il riscaldamento globale sta facendo estinguere anche il Pinguino Imperatore

Il futuro del pinguino imperatore è a rischio. Il cambiamento climatico è la principale causa che minaccia questa specie.

Il futuro del pinguino imperatore è a rischio e ne è responsabile il cambiamento climatico, in particolare lo scioglimento del ghiaccio marino. Per questo gli scienziati del Servizio statunitense per la pesca e la fauna selvatica hanno deciso di proporre questo pinguino come specie minacciata dall’estinzione. 

Uno report internazionale ha studiato quello che potrebbe essere il destino di questo animale, in relazione allo scioglimento dei ghiacci dovuto alle emissioni di gas serra.  

Attualmente sono presenti circa s 61 colonie di pinguino imperatore lungo la costa dell’Antartide, si tratta di 650.000 uccelli. Tuttavia, secondo le indagini, la popolazione potrebbe diminuire tra il 26%  e il 47% entro il 2050, nel caso in cui venissero rispettati gli Accordi di Parigi.

I pinguini imperatori hanno bisogno del ghiaccio marino per formare colonie riproduttive, cercare cibo ed evitare di essere predati. Con l’aumento delle emissioni di anidride carbonica, la temperatura della Terra sta continuando ad aumentare, causando lo scioglimento di grandi chiazze di ghiaccio marino. 

Le decisioni prese dai politici oggi e nei prossimi decenni determineranno il destino del pinguino imperatore

ha affermato Martha Williams, vicedirettore principale dello US Conserving the Nature of America. 

Questi pinguini dipendono dalla calotta antartica per ogni aspetto della loro esistenza. Quando essa si assottiglia a causa dell’aumento delle temperature la loro vita diventa difficile: gli spostamenti per cercare cibo diventano più lunghi e faticosi e non ci sono più ripari dai predatori. 

Il Pinguino Imperatore è essenziale per l’ecosistema. Dal punto di vista della catena alimentare si nutrono di krill, piccoli pesci, crostacei e rappresentano un’importante fonte di sostentamento per orche e foche leopardo. 

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