Roberta De Carolis Spettacolo imperdibile in cielo il 14 novembre: non solo una Superluna, ma la più vicina, la più grande e la più luminosa Superluna dal lontano 26 gennaio 1948. Abbiamo dovuto attendere quindi 68 anni per tutto questo, e poi ne dovremo attendere altri 18, fino al 25 novembre 2034, per un altro simile.
Spettacolo imperdibile in cielo il 14 novembre: non solo una Superluna, ma la più vicina, la più grande e la più luminosa Superluna dal lontano 26 gennaio 1948. Abbiamo dovuto attendere quindi 68 anni per tutto questo, e poi ne dovremo attendere altri 18, fino al 25 novembre 2034, per un altro simile.
Ci sono stati nel frattempo altri fenomeni analoghi, l’ultimo la “quasi superluna” dello scorso 16 ottobre, e ce ne saranno altri, come la prossima “quasi Superluna” del 4 dicembre 2017, ma mai come questo. La Luna diventerà gigante in cielo, sarà un disco luminoso mai visto prima, rendendo lo scenario quasi irreale.
Il nostro satellite sarà alla sua minima distanza dalla Terra (perigeo), ovvero a 356.511 km, alle 12.23 ora italiana, e avrà la fase di piena esattamente alle ore 14.52, orari che solo nelle zone nord occidentali dell’America e nel Pacifico sono notturni. Essendo invece per noi tempi con il Sole alto nel cielo, il fenomeno risulterebbe non visibile.
Ma possiamo stare tranquilli, perché lo spettacolo sarà osservabile con la stessa intensità anche la notte precedente (il 13) e la successiva, quella del 14 stesso. La minima differenza di luminosità rispetto alla fase di piena precisa, così come quella dall’effettiva minima distanza dalla Terra, non sono apprezzabili all’occhio umano, che percepirà per due notti di seguito un evento unico.
A rendere tutto ancora più speciale, sarà la congiunzione del nostro satellite con l’ammasso stellare delle Pleaidi. Nella mappa il cielo del 14 novembre alle 22.40 circa: la Luna, anzi la Superluna, nella costellazione del Toro, in congiunzione con l’affascinante ammasso stellare, e con la stella Aldebran che si gode “da vicino” lo spettacolo.
Buona visione!
Roberta De Carolis
