Il Sole come non l’avete mai visto prima: l’atmosfera fotografata dalla tecnologia italiana

Potenti bagliori, viste mozzafiato sui poli solari e un curioso "riccio" solare sono tra il bottino di immagini, filmati e dati spettacolari restituiti da Solar Orbiter dal suo primo approccio ravvicinato al Sole

Le immagini spettacolari arrivano ancora una volta da Solar Orbiter, la sonda di Nasa e dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che a bordo dispone anche di strumenti italiani. Il più vicino avvicinamento di Solar Orbiter al Sole, noto come perielio, è avvenuto il 26 marzo scorso. Ed è una meraviglia unica.

La navicella si trovava all’interno dell’orbita di Mercurio, a circa un terzo della distanza dal Sole alla Terra, e il suo scudo termico stava raggiungendo circa 500°C. Ma ha dissipato quel calore con la sua tecnologia innovativa per mantenere il veicolo spaziale sicuro e funzionante.

Le immagini sono state così riprese dalla Solar Orbiter durante il passaggio ravvicinato al Sole dello scorso 26 marzo. La posizione della sonda ha consentito al Metis, uno degli strumenti che fanno parte del carico scientifico della stessa sonda Solar Orbiter, di riprendere immagini della corona solare con un dettaglio che non ha precedenti, rivelando una struttura fatta di lunghi filamenti e molto dinamica del plasma e dei campi magnetici.

Un primo importante passo verso nuove ricerche sui processi fisici che determinano l’accelerazione del vento solare e i fenomeni impulsivi.

Fonte: ESA

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