Registrato per la prima volta il canto di Saturno a una delle sue lune

Saturno canta per Encelado: la Nasa, grazie alla sonda Cassini, ha registrato per la prima volta le onde elettromagnetiche che “viaggiano” tra il Signore degli Anelli e una delle sue lune, e un team di ricercatori dell’Università dello Iowa (Usa) le ha convertite in un file audio, musica per gli astronomi e per tutti gli appassionati

Saturno canta per Encelado: la Nasa, grazie alla sonda Cassini, ha registrato per la prima volta le onde elettromagnetiche che “viaggiano” tra il Signore degli Anelli e una delle sue lune, e un team di ricercatori dell’Università dello Iowa (Usa) le ha convertite in un file audio, musica per gli astronomi e per tutti gli appassionati.

Come una radio converte le onde in suono, così i ricercatori hanno tradotto il “linguaggio” dei pianeti, consentendoci di ascoltarlo. In altre parole, Cassini ha rilevato onde elettromagnetiche che qui sulla Terra possiamo amplificare, riproducendo quei segnali attraverso un altoparlante e con compressione da 16 minuti a 28,5 secondi. L’interazione, sorprendentemente potente e dinamica, si è rivelata di onde di plasma che si muovono da Saturno ai suoi anelli e alla sua luna Encelado.

Il plasma è il quarto stato della materia (oltre a solido, liquido e aeriforme), scoperto negli anni ’20 del ‘900 e che di fatto è gas ionizzato, costituito da un insieme di elettroni e ioni e complessivamente neutro.

Molto raro sulla Terra (ad eccezione di fulmini e aurore boreali), nell’Universo costituisce più del 99% della materia conosciuta: il Sole, le stelle e le nebulose sono infatti fatte di plasma. Tuttavia appena il 5% circa è materia conosciuta, perché il resto è ‘materia ed energia oscura‘, forme di materia ed energia non rilevabili direttamente mediante le rispettive emissioni elettromagnetiche.

“Encelado è un piccolo generatore che gira intorno a Saturno e sappiamo che è una fonte di energia continuaha spiegato Ali Sulaiman, coautore del lavoro – Ora scopriamo che il pianeta risponde lanciando segnali sotto forma di onde di plasma, attraverso il campo magnetico che lo collega al suo satellite naturale a centinaia di migliaia di chilometri di distanza”.

La scoperta di Cassini, a bordo della quale è installato lo strumento Radio Plasma Wave Science (RPWS), è quindi ancora più eccezionale perché ha trovato altre onde elettromagnetiche al plasma e le ha rese misurabili e addirittura “ascoltabili” via radio. Proprio come l’aria o l’acqua, il plasma genera infatti onde per trasportare energia, captate da RPWS durante uno dei suoi incontri più vicini a Saturno.

Nonostante la ventennale missione sia bruscamente terminata il 15 settembre 2017 alle 13.55 con lo schianto della sonda contro l’atmosfera tumultuosa di Saturno, le sue straordinarie scoperte continuano ad arrivare. La registrazione è stata infatti catturata il 2 settembre 2017, due settimane prima della distruzione, e recentemente convertita nel file audio.

Il lavoro è stato pubblicato su Geophysical Research Letters.

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Roberta De Carolis

Foto: Kevin Gill from Nashua, NH, United States, via Wikimedia Commons

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