Diamo il benvenuto a dicembre con un doppio spettacolo celeste: il 4 dicembre ammireremo a occhio nudo la congiunzione Luna-Venere e l’”immersione” di Marte nell’ammasso stellare del Presepe. Con una sorpresa in più, perché saranno (quasi ) al picco le stelle cadenti sigma Hydridi. Da non perdere!
Novembre volge al termine e quale migliore modo per iniziare un nuovo mese se non con romantici spettacoli celesti? Il 4 dicembre ammireremo a occhio nudo la congiunzione Luna-Venere e l’”immersione” di Marte nel Presepe. Con una sorpresa in più, perché saranno (quasi ) al picco le stelle cadenti sigma Hydridi.
Come spiega l’UAI, il 4 dicembre ammireremo un susseguirsi di romantici spettacoli: dopo il tramonto il nostro satellite sarà infatti in congiunzione con Venere (nella mappa il cielo del 4 dicembre 2024 alle 18.00 circa).
E dopo qualche ora, prima di mezzanotte, sarà il turno di Marte che, alto sull’orizzonte, sarà “immerso” nell’ammasso stellare del Presepe (nella mappa il cielo del 4 dicembre 2024 alle 23.00 circa).
Due spettacoli imperdibili, che ci faranno restare “incollati” al cielo (tempo permettendo). Pensiamo poi anche che l’ammasso stellare protagonista della serata è uno spettacolo “già da solo”. Infatti, come riferisce Star Walk, il Presepe è elencato nel Catalogo di Messier come Messier 44 (o M44), ed è il terzo oggetto di Messier più luminoso dopo le Pleiadi e la Galassia di Andromeda e il secondo oggetto deep-sky più vicino nel catalogo dopo le Pleiadi.
M44, in particolare, è un ammasso aperto: le sue stelle sono infatti legate insieme in modo lasso e sono nate nello stesso periodo (per i tempi dell’Universo) da una stessa gigantesca nube molecolare. Inoltre, sempre su scala cosmica, l’ammasso è piuttosto giovane: si stima infatti che abbia tra 600 e 700 milioni di anni (per confronto, si pensi che il nostro stesso Sistema Solaresi si è formato circa 4,6 miliardi di anni fa).
Già da oggi 30 novembre il Presepe è nella costellazione del Cancro e appare come una macchia luminosa sfocata ad occhio nudo in luoghi bui senza inquinamento luminoso. Uno spettacolo anche da solo, soprattutto se “in mezzo” appare il Pianeta Rosso, più luminoso che mai, come accadrà il 4 dicembre.
E non finisce qui. Perché appena il giorno dopo, il 5 dicembre, è atteso il picco delle stelle cadenti sigma Hybridi, note anche come eta Idridi. Come si legge sull’UAI, il momento di maggiore attività non è in realtà ben determinato anche se il picco dovrebbe essere raggiunto la notte tra il 5 e il 6 dicembre, e probabilmente esiste un massimo secondario dopo la metà di dicembre.
Il radiante dello sciame, ovvero il punto da cui sembra che le meteore partano, sarà visibile a partire dalle 23.00 circa, culminando verso le 3.30 a circa 50° di altezza sullìorizzonte. La notte di picco sarà molto favorevole all’osservazione, sia perchè non ci sarà il disturbo della Luna sia perchè il maggior numero di queste meteore è atteso nelle ore notturne.
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E chissà, magari qualche stella si vedrà anche la notte precedente, mentre ammiriamo in nostri astri “danzare” in cielo.
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Fonti: UAI / UAI meteore
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