Betelgeuse, la stella più antica di Orione potrebbe esplodere e illuminare la Terra per 3 mesi

Betelgeuse, affascinante stella della costellazione di Orione, a breve potrebbe esplodere producendo un bagliore paragonabile a quello della luna piena. L’astro, nel mese di febbraio, ha visto diminuire la propria luminosità ma da qualche giorno è in ripresa.

La sua fine sembrava ormai segnata. Si attendeva con trepidazione la sua esplosione, che secondo gli esperti, sarebbe stata visibile per mesi creando uno spettacolare bagliore.

Così non sarà almeno per il momento perché Betelgeuse ha ricominciato a illuminarsi. Essa è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione. Possiamo ammirarla la sera, a est. Si tratta di una supergigante rossa facilmente riconoscibile: è quella che si trova più in alto, nella parte sinistra della costellazione. Per questo è definita come la spalla (destra) del mitico arciere.

Negli ultimi mesi, la stella aveva mostrato una diminuzione di luminosità senza precedenti. A osservarla era stato l’Europen Southern Observatory, secondo cui a febbraio la sua luminosità era scesa al 36% rispetto al livello normale, un cambiamento evidente anche a occhio nudo.

L’equipe guidata da Miguel Montargès ha osservato da dicembre la stella con il VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, con l’obiettivo di capire perché stesse diventando più debole.

“I due scenari a cui stiamo lavorando sono: un raffreddamento della superficie dovuto a un periodo di attività stellare eccezionale e l’espulsione di polvere nella nostra direzione”, ha detto Montargès. “Naturalmente, la nostra conoscenza delle supergiganti rosse rimane incompleta e il nostro lavoro è ancora in corso, quindi non possiamo escludere sorprese a priori.”

Una cosa è certa. Durante la loro vita, le supergiganti rosse come Betelgeuse creano ed espellono grandissime quantità di materia prima di esplodere come supernovae. Per questo, l’improvviso abbassamento di luminosità aveva lasciato a bocca aperta gli scienziati di tutto il mondo.

Betelgeuse fa dietrofront?

Così pare, almeno stando alle ultime osservazioni e allo studio pubblicato su Nature. Dopo una misteriosa dissolvenza durata quasi quattro mesi, Betelgeuse pare stia riguadagnando il proprio splendore.

Se fino a metà febbraio aveva perso più di due terzi della luminosità, adesso la stella ha riguadagnato il 10%, come ha spiegato Edward Guinan, astrofisico dell’Università Villanova di Filadelfia, in Pennsylvania, la cui squadra la segue da 25 anni. Ma non è detta l’ultima parola. Potrebbe trattarsi di una ripresa momentanea.

Secondo gli scienziati, le oscillazioni irregolari della luminosità della stella potrebbero significare che essa si stia avvicinando alla fine della sua vita. Si stima che Betelegeuse abbia meno di 10 milioni di anni, ma gli astrofisici prevedono che finirà un’esplosione di supernova nei prossimi 100.000 anni.

“Quando lo farà, sarà uno spettacolo. Per settimane, sarà più luminosa della luna piena e visibile durante il giorno. Ma ciò che accade prima che una stella esploda in questo modo è sconosciuto, ed è impossibile prevedere l’esatta tempistica” ha detto Guinan.

In ogni caso ci vorranno migliaia di anni prima che accada. Pochissimo per i tempi dell’universo, ma noi saremo decisamente altrove…

Fonti di riferimento: Eso, Nature

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