Grazie a quest’app salva-mare, adesso i sub possono segnalare i rifiuti presenti nei fondali e combattere l’inquinamento

I sub potranno contribuire a combattere l'inquinamento marino. Come? Grazie alla nuova funzione di Scubadvisor, la prima app al mondo che permette di mappare i rifiuti finiti nei fondali di mari e oceani

I nostri fondali marini sono ricchi di alghe, coralli e creature affascinanti, ma – ahinoi – anche di rifiuti. Basti pensare che lo Stretto di Messina vanta il triste primato di area con la maggiore densità di spazzatura sommersa al mondo, come confermato da uno studio scientifico pubblicato lo scorso anno.

Ma da qualche tempo abbiamo a disposizione un nuovo preziosissimo strumento che ci permette di monitorare la situazione dei fondali dei mostri mari: stiamo parlando di Scubadvisor, la prima app al mondo grazie alla quale è possibile di segnalare la presenza di rifiuti in fondo a mari e oceani.

L’applicazione, nata in Italia, si rivolge a tutti i subacquei professionisti e in generale a tutti gli appasionati di immersioni. All’utilissimo progetto ha aderito anche l’associazione Marevivo Onlus, che da decenni si occupa di tutela dei mari e di contrasto alla pesca illegale.

Insieme abbiamo sviluppato una nuova funzione disponibile nell’app che consente a tutti i subacquei di mappare i rifiuti presenti nei fondali, segnalandoli in modo anonimo con foto e descrizioni. – spiegano gli sviluppatori di Scubadvisor — L’app sarà in grado di identificare le coordinate GPS e le fornirà a Marevivo che metterà a punto un database con tutte le segnalazioni per monitorare e, dove possibile, recuperare i rifiuti presenti sui fondali.

L’obiettivo è proprio quello di coinvolgere direttamente chi ama fare immersioni e quindi ha a cuore l’ambiente marino. In questo modo i sub si renderanno utili, mappando i rifiuti in cui si imbattono.

Negli abissi si trova davvero di tutto: dalle reti da pesca agli penumatici, dagli oggetti di plastica alle batterie. Ogni minuto finisce in mare un camion di rifiuti di plastica, per un totla di ben 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici all’anno.

Come sottolineato da Marevivo Onlus, di questo passo fra una trentina d’anni nei nostri oceani ci sarà più plastica che oceani. L’app Scubadvisor si configura, dunque, come uno strumento valido che ci aiuterà a ripulire i delicati ecosistemi marini. All’impegno dei sub, andrà ad aggiungersi quello dei pescatori, che grazie alla legge Salvamare, d’ora in poi potranno recuperare e smaltire legalmente i rifiuti che inquinano il Mediterraneo.

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Fonti: Scubadvisor/Marevivo Onlus 

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